FABRIANO – L’Amministrazione comunale di Fabriano ha approvato i nuovi valori venali delle aree edificabili da utilizzare per il pagamento dell’Imposta Municipale propria (IMU). Il lavoro è stato svolto da una Commissione che, tenuto conto dell’attuale situazione socio-economica e della crisi del mercato immobiliare che interessa il territorio del comune di Fabriano, ha riesaminato nell’insieme il lavoro fatto in precedenza e utilizzando dei criteri oggettivi come i valori redatti dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia del Territorio (ai quali ha applicato dei coefficienti correttivi e di rivalutazione).
Sono stati ridotti i valori venali di tutte le tipologie di aree edificabili (residenziali, industriali e direzionali-commerciali, di tipo F, cioè destinate al verde e ad impianti di interesse generale, ecc.): in pratica, un risparmio per circa 200 persone stimato fra il 20-30%, ma con punte che raggiungono anche il 50%. Di conseguenza, minori entrate per le casse comunali stimabili nell’ordine dei 200/300mila euro.
«Una scelta non così banale perché viene a mancare un gettito importante, ma negli anni passati abbiamo incontrato proprietari di aree edificabili, magari ereditate, che sono in difficoltà. Preoccupazioni legittime. Le nuove tariffe valgono dal primo gennaio 2019. Ringrazio i dipendenti comunali per il gran lavoro svolto. In futuro – dichiara il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli – abbiamo intenzione di rivedere la distribuzione delle aree edificabili, un intervento lungo».
La dirigente dei Servizi finanziari del comune di Fabriano, Immacolata De Simone, entra nel dettaglio. «Dal 2012 non si faceva la revisione, quindi era necessaria farla. Abbiamo rivisti tutti i valori applicati alle aree edificabili per poi applicare l’Imu. Tutto ciò ha determinato un abbattimento dei valori di circa il 20-30%, un gran bel risparmio per circa 200 cittadini. Che si traduce in minori incassi per il Comune stimabili nell’ordine dei 200/300 mila euro di gettito. Le aree edificabili a destinazioni industriale e aree commerciali abbattimento vicino al 50%; le aree non lottizzate meno 30%. Riduzioni anche per le aree attrezzate e destinati al verde pubblico».
L’assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci, ricorda come le minori entrate possano essere compensate con il progetto sul risparmio energetico per l’illuminazione pubblica e con altri provvedimenti che saranno presi di volta in volta. «Andiamo avanti anche con la retrocessione delle aree da edificabili ad agricole. Ma si tratta di un’operazione complicata dal punto di vista urbanistico per via della normativa regionale abbastanza datata. A inizio anno, abbiamo stipulato una convenzione con l’Università di Bologna, facoltà di Ingegneria, per avviare il processo e individuando il percorso ad hoc. Hanno delle linee guida da seguire dettate dall’Amministrazione comunale. I tempi sono lunghi, probabile entro la fine del mandato la conclusione del tutto».