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Fabriano, sul bilancio le repliche di sindaco e assessore: «Conti comunali in pre-dissesto. Opposizione vergognosa»

Ghergo e Marcolini illustrano la manovra economica, già approvata, parlando di tassazione, opere pubbliche, investimenti e progetti futuri, non lesinando critiche nei confronti della legislatura Santarelli e delle attuali minoranze consiliari

Un momento della conferenza stampa

FABRIANO – «La scelta di approvare subito, entro il primo mese del nuovo anno, il bilancio annuale 2023 e triennale 2023-2025 della città di Fabriano ci consente di programmare le scelte, agire con tempestività ed efficacia, senza i limiti dell’esercizio provvisorio. Un deciso cambio di passo rispetto al passato, quando l’approvazione del bilancio era diventato un parto a dir poco travagliato». Queste le prime parole del sindaco Daniela Ghergo e dell’assessore al ramo Pietro Marcolini che illustrano la manovra economica comunale, ribadendo la situazione di «pre-dissesto, sulla base delle criticità evidenziate dalla Corte dei Conti e dal pare del Collegio dei Revisori finanziari, ereditata dalla passata Amministrazione. In assenza di correttivi il deficit per il 2023 è quantificato in 1.139.000 euro. Cumularlo nel tempo non è possibile, occorre intervenire, e il bilancio approvato dalla maggioranza punta a garantire l’equilibrio attraverso una serie di scelte».

Il bilancio

«La sospensione del pagamento dei mutui, che anche per questo anno è stata rinnovata, non vale per sempre, né consente di alimentare la spesa corrente. L’entità dei residui attivi, cioè delle entrate accertate ma non riscosse, lievitata negli scorsi anni da 7 a 22 milioni, denota non solo una cattiva gestione delle entrate, ma costringe l’ente ad accantonare prudenzialmente risorse vitali per far fronte alla loro parziale dubbia esigibilità (oltre 2 milioni di euro)», l’incipit dei due rappresentanti dell’Esecutivo. Una manovra su più livelli. Primo: accertamento e riscossione dei tributi, prevedendo il recupero di risorse evase o eluse, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Secondo: aggiornamento del piano delle alienazioni e la valorizzazione del patrimonio dell’ente. Terzo: adeguamento dell’Imu per seconde e terze case, fabbricati e canoni concordati, che darà un gettito di circa 550.000 euro. Quarto: capacità di intercettare nuovi finanziamenti e opportunità di fonte regionale, nazionale ed europea, così da implementare e articolare le voci di entrata.

«Per conseguire questi obiettivi e per rilanciare l’attività dell’ente sono state assunte 22 unità di personale. Lo sforzo di risanamento viene attuato senza aumentare l’addizionale Irpef, la cui fascia di esenzione resta a 12.500 euro, e operando su tributi e tariffe con grande cautela». Sul versante delle tariffe relative a mense e servizi socio-assistenziali «sono stati introdotti elementi di progressività con nuovi scaglioni di reddito Isee (da 24.000 a 35.000, da 35.000 a 50.000, sopra a 50.000 euro), il cui maggior gettito andrà ad aiutare i redditi più bassi. Il bilancio stanzia, inoltre, risorse per le associazioni e il sociale (150.000 euro), aiutando il volontariato e le famiglie». Inoltre, non appena saranno certi e assegnati al Comune tutti i trasferimenti nazionali e regionali, «l’amministrazione intende predisporre una variazione di bilancio con la quale auspicabilmente poter rafforzare gli investimenti e ridurre ulteriormente l’indebitamento».

Gli investimenti e le opere pubbliche

Numerosi gli interventi che verranno realizzati nel 2023. Con risorse della ricostruzione post sisma partiranno sei opere pubbliche: la scuola Giovanni Paolo II (6 milioni di euro), la Caserma dei Carabinieri (2.252.000 euro), il Palazzo Chiavelli e il Ridotto del Teatro Gentile (900.000 euro), il Palazzo Molajoli (605.000 euro), la nuova scuola di Marischio (1.246.000 euro), l’edificio sede comunale Ufficio anagrafe (320.000). Con i fondi del Ministero dell’Interno si interviene sulla scuola Mazzini (2.189.000 euro), mentre con le risorse del Gal sull’abazia di San Biagio in Caprile (213.000 euro). Con risorse proprie comunali gli interventi interesseranno la riparazione e messa in sicurezza di strade comunali (185.000 euro), la realizzazione della rotatoria della Pisana (182.000 euro) e la nuova palestra funzionale al posto della vecchia piscina (660.000 euro). Anche sul fronte dell’edilizia cimiteriale proseguiranno gli interventi con un nuovo stralcio del cimitero di Santa Maria (650.000 euro) e nuove sepolture private (600.000 euro).

Già appaltati, invece, i 5 interventi finanziati dal Piano nazionale complementare Sisma per un importo di 2.311.000 euro. Essi riguardano: Parchi Unità d’Italia, Don Minzoni e Pisana (170.000 euro), illuminazione centro storico (410.000 euro), edificio comunale e piazzale 26 Settembre 1997 (902.000 euro), teatro ITA “Vivarelli”, percorso carrabile e rampa accesso parcheggio (322.000 euro), manutenzione infrastrutture, marciapiedi e strade comunali (506.000 euro). «L’amministrazione comunale è intervenuta anche su molti altri fronti: la progettazione del PalaGuerrieri, la scuola Marco Polo, il recupero del centro storico Giano, la manutenzione delle strade Anas, la frana di Moscano, il capannone di via Le Povere, la palestra Mazzini, la copertura del Teatro Gentile, il muro della frazione di Nebbiano, la manutenzione straordinaria di alcune strade comunali e l’illuminazione degli attraversamenti pedonali. In questi ultimi due casi, sono state recuperate risorse per 250.000 euro che rischiavano di essere perse».

Nuovi progetti in cantiere

«È stata recuperata in extremis la partecipazione del Comune ai progetti di ricostruzione/rigenerazione urbana finanziati dal Commissario straordinario sisma 2016 per un importo di 3,5 milioni. L’intervento riguarderà le aree del centro storico tra Palazzo Vescovile, Palazzo Chiavelli, Palazzo Molajoli, Chiesa Sant’Agostino e il borgo di Albacina. Sono stati presentati progetti a valere sui bandi del Piano nazionale complementare sisma. Un primo progetto prevede la costituzione di un partenariato speciale pubblico-privato per la valorizzazione di contenitori culturali. In questo caso sono interessati il Museo della Carta, la Pinacoteca civica, le chiese di Sant’Agostino e San Domenico e l’Oratorio dei Beati Becchetti, il Cinema Montini, il Palazzo Vescovile con il Museo dell’Acquerello, il Palazzo Chiavelli e il Teatro Gentile. Il finanziamento richiesto è di 3,5 milioni di euro».

Un secondo progetto è stato presentato per la costruzione di impianti di energia da fonte rinnovabile finalizzati alla costituzione di comunità energetiche. Sempre in ambito energetico-ambientale si sta partecipando al bando del MITE per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. Sul bando PNRR “Sport e periferie” è stato avanzato il progetto di riqualificazione del PalaCesari, mentre le frazioni del Comune di Fabriano sono state candidate a far parte dei borghi storici delle Marche. «Attraverso il fondo per la progettazione territoriale (98.000 euro) si sta attivando il concorso per la progettazione di 5 siti: allestimento di Palazzo Chiavelli, Parco del fiume Giano e ponte San Lorenzo, asilo nido in via Petrarca, frazione di Cacciano e piazzetta del Museo Guelfo. Diversi gli interventi anche sul fronte della digitalizzazione, della formazione digitale e dei giovani nei contenitori culturali, degli impianti sportivi e dell’eliminazione delle barriere architettoniche».

Unesco e Piano Strategico

L’amministrazione comunale ha ripreso in mano anche la partecipazione dell’ente nel cluster delle Città creative Unesco. «È prevista per la seconda metà dell’anno la presenza di Fabriano alla Biennale dell’Architettura di Venezia, insieme alle altre città creative del panorama nazionale. Una occasione di visibilità importante per la città, le sue istituzioni e fondazioni culturali, che consentirà di valorizzare produzioni e talenti del territorio. Fabriano è risultata vincitrice di un bando del MIT per i siti Unesco (96.000 euro). Presto l’elaborazione del Piano Strategico di sviluppo della città di Fabriano condividendo «analisi dei punti di forza e debolezza della città e del territorio per individuare nuovi sentieri di sviluppo sostenibile».

La dichiarazione

«Con questo bilancio – le parole conclusive del sindaco Ghergo – diamo certezze alla città, riduciamo l’indebitamento, rilanciamo gli investimenti, tuteliamo le fasce sociali più deboli, chiediamo corresponsabilità a chi più ha e agli altri livelli istituzionali, Regione e Governo. L’atteggiamento indecoroso tenuto dall’opposizione con dichiarazioni pubbliche e nell’aula consiliare è la prova del loro disorientamento. Pensavano di trovare una compagine di maggioranza in difficoltà, invece hanno visto che facciamo sul serio e non hanno saputo far altro che alzare polveroni. È questo il loro amore per Fabriano? Voglio precisare ai cittadini che questa Amministrazione non ha assunto alcun provvedimento per aumentare le indennità degli Assessori e del Sindaco, come demagogicamente sostenuto dall’opposizione, indennità che sono stabilite da una legge nazionale, sono indicate al lordo e sono progressive in relazione al numero di abitanti dei Comuni. Ciò che è, invece, certo è l’impegno assiduo e senza sosta di tutta la Giunta e dei Consiglieri di maggioranza per assolvere nella maniera migliore l’impegno preso con la cittadinanza di lavorare per il rilancio della città, secondo le linee del programma di mandato. Nel 2023 si inizieranno a notare i segni del cambiamento, che, per realizzarsi compiutamente, necessiterà, come abbiamo sempre dichiarato, di un orizzonte di almeno due/tre anni. Ma già dai prossimi mesi si vedranno i risultati del lavoro di programmazione e progettazione che stiamo avviando», ha concluso il primo cittadino.