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Fabriano, scontro politico tra opposizione e maggioranza sul bilancio di previsione

Le opposizioni bocciano l'impianto della manovra economica comunale. Dalla maggioranza fronte compatto e convocazione di una conferenza stampa per illustrarlo al meglio

La giunta di Fabriano

FABRIANO – Scontro politico sulla manovra di Bilancio varata dalla Giunta di Fabriano a guida Daniela Ghergo. Dalle varie opposizioni un fronte compatto nelle critiche che, durante la seduta odierna dell’Assise civica, ha portato un “no” senza sconti. Dalla maggioranza, invece, si tira dritto, approvando il documento economico e convocando una conferenza stampa per spiegare le tesi sostenute durante la seduta consiliare circa la necessità di procedere a questa tipologia di bilancio di previsione e per replicare punto su punto alle esternazioni dei consiglieri di opposizione: Roberto Sorci, Vinicio Arteconi, Chiara Biondi, Danilo Silvi, Valentina Minelli, Lorenzo Armezzani, Pino Pariano e Leonardo Zannelli.

Le opposizioni consiliari di Fabriano

Il Bilancio

«Non votiamo un documento finanziario che di fatto è il catalizzatore del declino e del vortice involutivo in cui versa la nostra città. Basta mani nelle tasche dei cittadini», le dure affermazioni provenienti dai banchi delle opposizioni. «Da quel che vediamo non sta andando incontro ai cittadini, ma sta facendo demagogia, aumentano la tassazione comunale senza dare nulla in cambio e fa rimpiangere la precedente amministrazione». E via con le critiche a partire dalla non presa in considerazione della sospensione dei mutui confermata dal Governo centrale. «Questo certifica che il Comune di Fabriano, avrà un risparmio di 2 milioni di euro, da aggiungere a altre risorse finanziarie che la stessa Giunta già oggi prevede di oltre 4 milioni di euro dall’avanzo di gestione e che, certamente, saranno oggetto di una prossima variazione di bilancio per tante altre prebende che decideranno loro».

Seconda critica relativa al pareggio di bilancio aumentando «la tassazione a carico della collettività: l’Imu avrà aliquota massima per tutte le case in affitto, compreso quelle con il canone concordato, che dal 7,6% passerà al 10,6%. Ma i sindacati non dicono nulla? Come pensa questa maggioranza di andare inoltre incontro alle famiglie: aumentano in modo demagogico il numero delle fasce ISEE per i pagamenti. Non ci sono premi per incentivare la natalità o le famiglie numerose, come ad esempio potevano togliere il pagamento delle rette per il secondo figlio. Oggi con questo schema di bilancio di previsione, redatto in maniera demagogica, ben sapendo che non rispondente alla realtà, mettono tutte e due le mani nelle tasche dei cittadini. In questo momento storico, chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici, più di quelli che già fanno, è fuori luogo». A tutto ciò corrisponde un aumento delle indennità di carica della Giunta «al massimo consentito per legge. Parliamo che il Sindaco percepirà oltre 4.000 euro al mese di stipendio e gli assessori oltre 1.800 euro. E la stragrande maggioranza dei soggetti che compongo questa enclave sono tutti professionisti e non hanno certo bisogno dello stipendio così alto dal Comune (che di fatto glielo paga i cittadini). Nonostante l’emergenza pandemica sia evoluta, in meglio per fortuna, loro continuano a fare le riunioni di giunta in videoconferenza, così non si muovono dal loro posto di lavoro. E abbiamo assunto segretari personali, invece di tecnici e operai di cui il nostro Comune ha estremamente bisogno». Per contrastare ulteriormente queste decisioni, dagli scranni delle opposizioni fabrianesi si è ricordato quanto reso noto dalla Caritas della Diocesi Fabriano-Matelica. «Con una nota aggiornata al 16 gennaio scorso, si evidenzia che sono oramai oltre 5.200 i fabrianesi che si stanno rivolgendo alla Caritas, per avere ristoro in ordine ai bisogni primari ed alle bollette di luce, gas, Tari e Imu».

Infine, l’opposizione fabrianese mette in guardia anche sulla questione dei rifiuti. «Abbiamo comprato azioni da Jesi Servizi, per poter esternalizzare i servizi come lo scuolabus, abbiamo esternalizzato il Centro Cottura per la mensa scolastica, con problemi che emergono ogni giorno, invece di assumere il personale necessario. Ora è all’orizzonte una nuova società per i rifiuti, che entrerà in funzione nei prossimi mesi, che servirà soprattutto per distribuire incarichi da amministratori ben pagati ad un certo partito e mettere la nostra città sotto controllo politico dell’asse Ancona-Jesi. Così si aumenteranno le prebende per i sodali e le faranno pagare ai cittadini quindi invece che diminuire le tasse, le aumenteranno, come già avvenuto lo scorso anno con una crescita del 6%, probabilmente del 20%». L’assessore al Bilancio Pietro Marcolini, insieme a tutta la Giunta e ai consiglieri di maggioranza, hanno già rintuzzato in Aula le varie critiche, ribadendo come siano state fatte scelte «necessarie e giuste». In particolare, sull’accusa di velocità e mancata condivisione, si è annunciata la convocazione di una conferenza stampa per la presentazione del bilancio di previsione pluriennale 2023-2025 in programma per il 26 gennaio. «Sarà l’occasione per chiarire tutte le scelte effettuate e replicare in modo puntuale e chiaro».