FABRIANO – Da ieri, la scuola primaria Marco Polo di Fabriano, è ufficialmente chiusa per problematiche legate alla staticità e la criticità sismica degli edifici, in particolare i corpi A-B-D. Pioggia di critiche sull’Amministrazione comunale cittadina, invitata non solo dalle opposizioni, ma anche dai genitori degli alunni – circa 250 – a farsi da parte. «Andrò in Procura», assicura il Primo cittadino, Gabriele Santarelli, rispondendo a uno dei tanti commenti di critica su Facebook. Mentre improvvisamente ritrova la voce, il “silente” ex assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci, che ha rilasciato un’intervista a Radio Gold, adducendo come motivazione per le proprie dimissioni irrevocabili, anche il caso scuola Marco Polo.
Con effetto da questa mattina, 15 maggio, gli studenti della scuola primaria Marco Polo, circa 250, termineranno in Dad l’anno scolastico in corso. E con ogni probabilità per circa due anni saranno costretti a frequentare la scuola – in presenza – in un’altra sede che, i genitori, si augura possa essere individuata al più presto. Ma il caso legato al plesso scolastico è divenuto anche politico.
Nell’ordinanza si legge «che preso atto della comunicazione del 13 maggio 2021 acquisita via PEC con la quale la Dirigente scolastica della scuola ha trasmesso altresì la relazione dell’RSPP dalla quale si è venuti a conoscenza diretta che i corpi di fabbrica della Scuola secondaria di primo grado “Marco Polo” identificati dalle lettere A B e D non risultano adeguati staticamente e sismicamente; mentre il corpo C non è adeguato staticamente e idoneo sismicamente». Nel capoverso successivo, si legge che: «Atteso che tali indicazioni sono state puntualmente desunte dalla relazione redatta dalla ditta ALL Ingegneria con sede in Ancona, relazione denominata “D-S-01-A Relazione generale” ed allegata al progetto definitivo di adeguamento sismico della scuola approvato con deliberazione della Giunta Comunale 231 del 7/11/2019». Per cui «considerato che le indicazioni ivi espresse possono comportare grave ed imminente pregiudizio per l’incolumità degli alunni e del personale scolastico e generano situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità», si ordina di vietare l’accesso al plesso scolastico a partire da oggi.
«In considerazione degli approfondimenti effettuati sui contenuti della documentazione depositata relativamente alla relazione della vulnerabilità statica e sismica del plesso della Scuola secondaria di primo grado “Marco Polo” comunico di aver appena firmato l’ordinanza di divieto di accesso alla scuola. Ieri mattina, ho incontrato la Dirigente scolastica alla quale abbiamo relazionato dettagliatamente la situazione preannunciando la decisione assunta. Sono consapevole dei disagi arrecati ma, come abbiamo agito in queste situazioni fino ad oggi, la sicurezza viene prima di ogni altra cosa», il post di Santarelli. I commenti sono stati quasi tutti al vetriolo e basati proprio sulla incongruenza delle date. Santarelli ha provato a replicare a questi evidenziando come nella Giunta del 2019, «nessuno gli ha fatto presente che in base alla relazione, si sarebbe dovuta chiudere la scuola. Altrimenti lo avrei fatto». E per questo, ha scritto, nero su bianco, che andrà in Procura.