FABRIANO – Il 3 maggio tavolo ministeriale per la Whirlpool. Sindacati e management della multinazionale americana che ha acquisito la Indesit company di Fabriano, si siederanno attorno a un tavolo nella sede del ministero dello Sviluppo economico a Roma. Non è detto che le parti, in sede territoriale, possano incontrarsi qualche giorno prima.
Le parti sociali chiedono maggiore condivisione nel percorso che la Whirlpool sta portando avanti in Italia, in modo particolare a Fabriano. E per questo avevano invocato una convocazione ministeriale. Ebbene, è arrivata. Il 3 maggio prossimo, summit al Mise. In virtù di ciò, l’incontro del 10 aprile scorso è stato immediatamente aggiornato al prossimo 24 aprile. In questo caso, si tratterebbe di un tavolo territoriale al quale Fiom-Fim-Uilm e vertici della multinazionale americana per affrontare questioni legate a Fabriano.
Da indiscrezioni raccolte, però, vista l’estrema vicinanza con l’incontro nella Capitale, si potrebbe decidere di far slittare quello territoriale a dopo il 3 maggio prossimo. Al momento, però, la data del 24 aprile resta confermata.
«Gli investimenti effettuati a Fabriano dalla Whirlpool sono sicuramente un segnale importante e la professionalità di tutti i dipendenti è un valore per tutta l’azienda. I ritardi dovuti dall’integrazione e riconosciuti da Whirlpool devono trovare la giusta soluzione in un percorso condiviso dove si chiede alla multinazionale di definire chiaramente le azioni rivolte a garantire alle sedi di Fabriano e allo stabilimento di Melano quella prospettiva di lungo periodo che è nella logica del piano di riorganizzazione», hanno dichiarato nelle scorse settimane le parti sociali.
«Sarà inoltre necessario affrontare i temi della sicurezza legati all’organizzazione del lavoro dentro lo stabilimento di Melano a Fabriano e alle posizioni lavorative su cui si intende puntare affinché le sedi impiegatizie non siano ridotte a una semplice succursale composta solo da funzioni secondarie, ma rimangano un polo strategico di riferimento per tutta l’area Emea. Formazione, riqualificazione delle persone, strategie commerciali e industriali, organizzazione del lavoro all’interno di un’azienda troppo importante per tutta la provincia, a cui si chiede di mantenere gli impegni sottoscritti senza scaricare le criticità sulle persone che lavorano, ma che deve farsi carico di risolvere i problemi condividendo percorsi e soluzioni. Un attento focus locale in una prospettiva internazionale che non abbiamo alcun timore di affrontare, ma sulla quale serve grande chiarezza», la posizione dei sindacati.