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Qualità dell’aria a Fabriano: la sindaca pronta a valutare eventuali contromisure

La centralina dell'Arpam aveva segnalato un aumento degli sforamenti. L’amministrazione non esclude di adottare provvedimenti restrittivi della circolazione

Daniela Ghergo

FABRIANO – Un dato da attenzionare per pianificare eventuali contromisure. Questo, in estrema sintesi, il pensiero della sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo, in merito ai numeri sugli sforamenti del 2022 da PM10 evidenziati dalla centralina dell’Arpam. Un netto aumento rispetto al 2021 quando si registrano solo 8 giornate complessive di superamento dei limiti consentiti per legge 50 ug/mc. Negli scorsi 12 mesi, invece, gli sforamenti hanno raggiunto la soglia di 18 giorni, mai così tanti negli ultimi anni. Non si escludono provvedimenti, a breve, da parte dell’amministrazione comunale sulla circolazione dei mezzi più inquinanti.

La dichiarazione

«La concentrazione di polveri sottili Pm10 a Fabriano nel 2022, con valori in aumento rispetto all’anno precedente, pur rimanendo di molto sotto la soglia di allarme, rappresentata da 35 sforamenti annui – dichiara Daniela Ghergo – rappresenta un dato che andrà sicuramente monitorato, di concerto con l’Arpam, per capirne le ragioni e assumere i provvedimenti che verranno ritenuti idonei e necessari». Attenzionata, quindi, la qualità dell’aria nella città della carta. «L’amministrazione comunale – conclude il primo cittadino – non esclude di adottare provvedimenti restrittivi della circolazione, su tutto il territorio comunale, per i veicoli maggiormente inquinanti, come peraltro già avviene in altre città della regione».

Dunque, occorre attendere, confrontarsi e verificare l’andamento nelle prossime settimane. Solo in un paio di occasioni a Fabriano si rese necessaria l’adozione di misure atte a contrastare l’eccessiva concentrazione di PM10 nell’aria. Furono disposte anche delle domeniche a piedi. Non sempre la colpa è da ricercare nell’eccessivo utilizzo delle automobili e dei mezzi di trasporto in genere. Spesso e volentieri anche l’utilizzo del riscaldamento, caminetti in primis, può determinare il superamento del limite. Comunque sia, resta il fatto che seppur con un’impennata importante, la soglia delle 35 giornate di superamento della soglia prevista nell’arco di un anno, è abbastanza lontana.