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Fabriano, il Sindaco revoca su Facebook l’ordinanza di non potabilità

Dopo oltre 48 ore, circa 5mila residenti della zona Borgo potranno tornare a utilizzare l’acqua del rubinetto in assoluta tranquillità, grazie agli esiti delle analisi effettuate che hanno certificato il ritorno di valori conformi al consentito

L'autobotte alla Mazzini in occasione della crisi idrica

FABRIANO – Torna potabile l’acqua della linea acquedottistica Fab 28 di Fabriano. Dopo oltre 48 ore, circa 5mila residenti della zona Borgo potranno tornare a utilizzare l’acqua del rubinetto in assoluta tranquillità. È stata, infatti, revocata – prima su Facebook  e poi dopo oltre due ore in modo ufficiale – l’ordinanza da parte del sindaco, Gabriele Santarelli.

Dopo oltre due giorni di emergenza, rientra l’emergenza acqua potabile per molti residenti della zona Borgo di Fabriano. Intorno alle 14 di oggi, 19 ottobre, sono infatti arrivati i risultati del nuovo prelievo effettuato sulla linea acquedottistica Fab 28. E, per fortuna, il parametro di Escherichia Coli e Coliformi è rientrato nella norma. Da qui la decisione del primo cittadino fabrianese di revocare l’ordinanza con il divieto di potabilità. Resta l’assoluto silenzio sulle cause che hanno determinato questa situazione per ben due volte nel breve volgere di tre mesi.

Il sindaco Santarelli ha assicurato che si andrà a fondo sulla questione. Nei prossimi giorni sono stati calendarizzati alcuni incontri fra Multiservizi, Asur e Arpam per chiarire alcune discrepanze riscontrate nei rispettivi controlli e soprattutto per capire quale tipo di problema sarà stato riscontrato.

Resta forte il senso di disagio dei fabrianesi interessati da questa situazione. In molti hanno deciso, autonomamente, di non utilizzare più l’acqua potabile per altri giorni ancora. Un modo per essere più sicuri. «Chiediamo che la Multiservizi tenga conto di questi disagi anche quando emetterà le bollette», invocano molti cittadini.

Non è escluso, per quel che riguarda le cause di questo secondo problema al Fab 28, che possa essersi trattata della medesima causa del luglio scorso. Vale a dire un cattivo funzionamento del dispositivo di rilascio del cloro nella conduttura.

Comunque sia i residenti nelle vie interessate – Località Civita, via Martiri di Kindù, via Fornaci, via Don Pietro Ragni, via R.Sassi, via Otello Biondi, località Cortina San Nicolò, via Martiri delle Foibe istriane, via I.Rizzi, via Brodolini, via Romagnoli, via San Cristoforo, via Caduti di Nassiria, via Merloni, via Pascoli, via Rossi, località Ca’ Maiano, località Trigo, via Martiri della libertà, via Ciampicali, Via Carlo Urbanipossono tornare a bere l’acqua del rubinetto di casa.

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