FABRIANO – Si sono concluse le attività formative della Winter School “Idee in Azione: Competenze Trasversali per lo Sviluppo dell’Imprenditorialità”. La scuola è stata organizzata dal DESP – Dipartimento di Economia, Società, Politica all’interno del progetto “Face the Work 2.0 – Fronteggiare il mercato del lavoro che cambia”, finanziato da Anci su fondi del bando Sinergie, con capofila il comune di Fabriano. Data la situazione sanitaria per la pandemia da Coronavirus, le attività si sono svolte interamente a distanza sulle piattaforme in uso presso l’Università di Urbino Carlo Bo.
Il corso
Al percorso hanno partecipato 28 persone, in prevalenza donne e under 35. Pur avendo una partecipazione prevalente dalla regione Marche, la modalità a distanza ha permesso la presenza anche di partecipanti da altre regioni d’Italia. Il percorso formativo intendeva fornire ai e alle partecipanti strumenti e competenze per sviluppare la propria imprenditorialità, quali: creatività, collaborazione, problem-solving, capacità di lavorare per obiettivi, di gestire l’incertezza, di adattarsi al cambiamento. «Sono competenze trasversali spendibili in diversi ambiti occupazionali – spiega Nico Bazzoli, co-direttore del corso -. Nel mondo del lavoro di oggi l’imprenditorialità intesa come insieme di competenze e attitudini non è caratteristica solo di imprenditori e imprenditrici ma anche di chi lavora o vuole lavorare da freelance oppure da dipendente», come riconosciuto anche dall’Unione Europea che ha sviluppato in questi anni il quadro di riferimento europeo delle competenze imprenditoriali (EntreComp), a cui il percorso si è ispirato.
Le dichiarazioni
Le lezioni hanno affrontato questi temi alternando momenti in aula virtuale e project work, in cui i e le partecipanti si sono potuti/e cimentare nell’ideazione, progettazione, sviluppo e presentazione di un progetto imprenditoriale, passando appunto “dall’idea all’azione”. «Le idee imprenditoriali sviluppate dai e dalle partecipanti raccolgono e affrontano le sfide del nostro tempo: l’ambiente, con idee per promuovere la mobilità sostenibile e il riuso e riciclo dei rifiuti; il digitale, con un progetto di sviluppo delle competenze digitali che coinvolge giovani, anziani e aziende; il rilancio del turismo, con un’idea per lo sviluppo del turismo di prossimità; il ruolo dei giovani, con proposte che li vedono protagonisti di iniziative sociali, culturali e digitali», evidenziano gli organizzatori. «Credo che questa modalità di lavoro per progetti abbia rappresentato il valore aggiunto della scuola», conclude Eduardo Barberis, direttore del Corso.
«I/le partecipanti hanno potuto mettere in pratica quanto veniva presentato dai docenti, e si sono confrontati con la soddisfazione, ma anche le difficoltà, di trasformare un’idea in progetto: un conto è avere l’idea, un altro è avere strumenti e competenze per farla camminare, e non c’è niente di meglio che mettersi alla prova per acquisire quegli strumenti e quelle competenze. Alcune delle idee sviluppate hanno raccolto il plauso di tutto il corpo docente, fatto di persone provenienti dall’accademia come dalle professioni: appena possibile, vogliamo proporre presentazioni pubbliche con le parti interessate, per cercare di mettere in atto queste idee», ha concluso.