FABRIANO – «Era il lontano 1996, ma vicino nei nostri cuori, quando la Porta del Piano scelse come luogo per realizzare l’infiorata del Palio di quell’anno, l’Oratorio del Gonfalone. Ora a distanza di anni le infioratrici del Piano sono volute ritornare in questo luogo, molto caro ai portaioli, per realizzare l’infiorata di Natale», riferiscono i rappresentanti della Porta del Piano di Fabriano, a partire da Sandro Tiberi. «Questa scelta è un segno di gratitudine alla Congregazione dei Monaci Silvestrini sempre disponibili anche per la chiesa di San Benedetto, luogo delle nostre infiorate del Palio».
L’infiorata
Si è trattato di un impegnativo lavoro di squadra che ha visto coesi, per la loro bravura, gli artisti infioratori che anno dopo anno regalano alla città opere d’arte eseguite con polveri di fiore secco. Per la lavorazione del fiore secco vengono utilizzati vari sistemi, da quella dell’esposizione al sole o in un forno a microonde dove si ottiene l’essiccazione rapida del fiore in quanto viene tolta la parte liquida, e il colore non subisce forti variazioni. La polvere di fiore permette una lavorazione minuziosa di particolari del disegno, con sfumature che rendono reali le infiorate, come questa proposta una Natività dell’artista Francesco Bastari (sec. XVII) esposta, nel ciclo di episodi della vita della Beata Vergine Maria, presso l’Oratorio del Gonfalone. L’infiorata si potrà visitare fino al 6 gennaio prossimo il sabato e la domenica e nei giorni festivi infrasettimanali dalle ore 11-12:30 / 17-19:30. I curatori dell’Oratorio del Gonfalone, sempre nello stesso periodo, hanno organizzato una mostra di Presepi realizzati dagli allievi delle scuole dell’Infanzia, Primarie e Medie. «Un invito a tutti i fabrianesi ad ammirare l’infiorata della Porta del Piano, i numerosi presepi dei nostri ragazzi e rivedere il magnifico Oratorio del Gonfalone. L’accesso alla suggestiva sala sarà evidenziato in un percorso tracciato e muniti di mascherina», conclude Sandro Tiberi.