FABRIANO – Un parterre d’eccezione per spiegare il ruolo che le Fondazioni di origine bancarie possono avere, e per molti versi hanno già, per contribuire alla realizzazione della città sostenibile: progetti concreti di riqualificazione urbana. «Il Presidente Mattarella ha descritto le nostre Fondazioni come una delle ancore su cui l’Italia può contare per il suo futuro. Questi sono gli esempi del nostro “saper fare”», le parole del presidente della Fondazione Carifac di Fabriano, Marco Ottaviani.
Valorizzazione delle bellezze naturalistiche in Piemonte, riqualificazione urbana in molte Regioni italiane, sostegno per il contrasto della povertà educativa giovanile, come l’arte può contribuire al successo di un’azienda, riscoperta degli antichi mestieri artigiani per poter sostenere l’economia di un territorio, sono solo alcuni dei temi affrontati durante il seminario organizzato dalla Fondazione Carifac di Fabriano all’Oratorio della Carità nell’ambito della XIII Annual Conference Unesco delle città creative. «Abbiamo voluto fornire alla città uno spaccato di quale innegabile risorsa possa rappresentare una rete di soggetti che, in sinergia fra loro, riescono a organizzare e progettare una concreta riqualificazione urbana partendo dall’esistente, migliorandolo e potenziandolo. La Fondazione Carifac si apre sempre più alla cittadinanza e a tutti coloro che, come noi, vogliano riscoprire il “saper fare”. Il nostro ruolo è quello di hub e catalizzatore. Noi ci siamo», le parole del presidente, Marco Ottaviani.
Invito raccolto dal sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Sono grato alla Fondazione Carifac per il dialogo sempre più serrato con la Pubblica Amministrazione e perché è sempre in grado di sostenerlo, mettendo a disposizione la rete di contatti, il suo patrimonio immateriale fondamentale per poter far crescere il territorio. Un esempio lampante e ciò che è stato realizzato a Le Conce con Carifac’Arte: un luogo dove poter riscoprire gli antichi mestieri artigiani che possono offrire risvolti positivi in termini turistici e occupazionali».
L’ex ministro Francesco Profumo (Presidente Compagnia di San Paolo e neo presidente dell’Acri). «Sono stato stimolato da tutto ciò che ho ascoltato. Le Fondazioni di origine bancaria rappresentano organi super partes in grado di coordinare tutti i soggetti che vogliono contribuire a realizzare città sostenibili. Infrastrutture sociali nel senso che quando c’è una riqualificazione urbana si parte da ciò che si vuole realizzare a livello interno, quindi maggiori competenze. Ecco, allora che le Fondazioni di origine bancarie possono svolgere un ruolo fondamentale perché hanno le competenze ad hoc per poter contribuire a questo scopo, reti relazionali
Franco Ferraris, Presidente Fondazione CR Biella, che sostiene la candidatura della propria Città per l’ingresso nel network delle Città Creative Unesco, ha portato l’esempio dell’Oasi Zegna, parco naturale ad accesso libero esteso per circa 100 Km2 tra Trivero e la Valle Cervo, nelle Alpi Biellesi in Piemonte, nasce nel 1993 come naturale sviluppo del “pensiero verde” di Ermenegildo Zegna. «Da luogo naturale a parco protetto capace di offrire ai visitatori un’esperienza didattica ed emozionale inaspettata. Un esempio di sviluppo turistico sostenibile valorizzando le bellezze paesaggistiche e naturalistiche».
Gli antichi mestieri artigiani che, spesso e volentieri, si tramandano di generazione in generazioni, rappresentano una delle mission perseguite dall’Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze e il presidente, Luciano Barsotti, non ha mancato di evidenziarne l’importanza e la valenza per creare un felice connubio fra artigianato e turismo di qualità.
Marco Sangiorgio, Direttore Generale di CDP Investimenti SGR, ha ricordato come con un portafoglio di oltre 270 asset distribuiti sul territorio italiano, la maggior parte dei quali di provenienza pubblica, «siamo parte del tessuto urbano delle principali città in 19 Regioni, posizionandosi come uno dei principali operatori, se non il più rilevante, nel panorama italiano della trasformazione urbana in virtù della esperienza accumulata in molti anni di valorizzazione del patrimonio immobiliare di provenienza pubblica». Una profonda conoscenza dei territori, acquisita e alimentata anche attraverso la rete dei partner locali, tra cui in primis le Fondazioni di origine bancaria. Alcuni esempi di quanto realizzato dalla Cdp sono riscontrabili con la riqualificazione della Caserma Guido Reni a Roma; Ospedali Riuniti e Caserma Montelungo-Colleoni a Bergamo; Complesso San Gallo, Ex Caserma Vittorio Veneto, Ex Caserma Cavalli a Firenze; Manifattura Tabacchi, Napoli; Ospedale a mare, Venezia.
Il Direttore Artistico Fondazione Ermanno Casoli Marcello Smarrelli ha evidenziato tutti i benefici che Elica, azienda leader nel settore delle cappe aspiranti, ha avuto dalla stretta sinergia fra arte e mondo imprenditoriale: Incremento del numero di brevetti ornamentali e tecnici; Nel 2008 vince il Premio Etica Impresa con un contratto integrativo che inserisce E-Straordinario tra i benefit per i dipendenti; Dal 2008 al 2013 vince numerosi premi per il design di prodotto, per il design dell’Annual Report e per il design del sito web; Nel 2013 vince il Premio Imprese per l’Innovazione, indetto da Confindustria e APQI; Dal 2008 al 2018 Elica è stata inserita tra i «Great Place to Work» vincendo come miglior ambiente di lavoro in Italia e in Europa; Nel 2018 Elica vince il Compasso d’Oro con Nikola Tesla del designer Fabrizio Crisà.
A chiudere il seminario promosso dalla Fondazione Carifac, il Presidente Fondazione con il Sud e Presidente Impresa sociale con i bambini Carlo Borgomeo. «Siamo uno dei bracci armati delle Fondazioni di origine bancarie per contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile, con oltre 600 milioni di euro di fondi destinati a questo obiettivo. Abbiamo individuato una modalità di intervento innovativa: Impresa sociale con i bambini, approvati 270 progetti, 205 milioni di euro impegnati, circa 400.000 minori che usufruiscono di questi progetti. Siamo partiti dal presupposto che l’educazione dei minori è una questione della comunità educante non solo della scuola, della famiglia, ma della comunità. Una città è sostenibile se ha sviluppato il concetto e la dimensione di comunità. L’obiettivo forte è investire sul proprio futuro, cioè sui propri bambini. Vivere e declinare il valore della solidarietà per dare pari opportunità a tutti, a prescindere da dove si è nati».