FABRIANO – Truffa ai danni di un’anziana sventata dalla prontezza di intervento di un familiare e degli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano. Era stata contattata da un sedicente avvocato che la metteva a conoscenza di un incidente occorso a suo figlio qualche ora prima. E nel quale era rimasta coinvolta una donna incinta la quale, a seguito delle lesioni riportate, aveva perso il bambino. Il suo intervento, concludeva l’avvocato, era quello di trovare una composizione con la controparte mediante il versamento della somma di 12mila euro che sarebbe anche servita a far rilasciare il figlio della donna, trattenuto dai Carabinieri. Con una articolata manovra sull’apparato telefonico, veniva richiesto alla anziana di ricomporre un numero al quale rispondeva una seconda voce maschile che dichiara essere il “maresciallo”. Questi confermava tutto quanto appena riferito dall’avvocato aggiungendo che, dopo una decina di minuti, si sarebbe presentato un collega di studio dell’avvocato per ritirare i soldi. L’anziana, in preda al panico (anche perché effettivamente madre di un figlio maschio) dichiarava subito di non avere tutta la somma richiesta ma di poterne recuperare in casa solo una parte: il maresciallo le chiedeva quindi di accertarsi dell’entità mantenendo, però, aperta la linea telefonica. L’anziana ha provato a contattare il figlio senza esito. Ha, però contattato un altro familiare il quale, intuendo la probabile manovra truffaldina, la tranquillizzava e contattava il Commissariato di Polizia di Fabriano raccontando quanto stava avvenendo.
L’intervento
Una Volante è arrivata subito all’abitazione della donna: questa aveva già preparato una busta con all’interno alcune migliaia di euro pronte per la consegna che sarebbe dovuta avvenire, poco dopo, all’ingresso del condominio dalla stessa abitato. Opportunamente nascosti nei pressi, attendevano l’arrivo del “collega di studio” dell’avvocato. Servivano solo pochi minuti per vedere arrivare un giovane, con atteggiamento sicuro e disinvolto che, avvicinandosi all’ingresso condominiale dove si trovava l’anziana, esclamava il suo nome chiedendo conferma che si trattasse proprio di lei. Alla risposta affermativa, allungava il braccio e con la mano tentava di afferrare la busta con i contanti che la donna teneva in mano. Era a questo punto che gli agenti intervenivano cercando di bloccarlo: il giovane tentava energicamente di divincolarsi per darsi alla fuga ed in questo frangente colpiva uno dei due Agenti che, successivamente, aveva bisogno di ricorrere alle cure mediche del Pronto Soccorso di Fabriano. Dichiarato in arresto, il giovane italiano, 27enne abitante in Campania veniva condotto in Commissariato. Nei pressi della abitazione della anziana, veniva rinvenuta e sequestrata l’auto utilizzata per raggiungere Fabriano, noleggiata qualche giorno prima. Venivano anche sottoposti a sequestro i due smartphone detenuti, ritenuti cose pertinenti al reato e meritevoli di esami tecnici per ulteriori approfondimenti. Dopo una notte passata nelle camere di sicurezza, oggi, alle 13:30, si è svolta presso il Tribunale di Ancona l’udienza di convalida dell’arresto. Il Giudice ha convalidato l’arresto e l’operato della polizia di Fabriano condannando l’autore della truffa pluriaggravata e della resistenza a Pubblico Ufficiale, con la formula del patteggiamento, alla pena di 8 mesi di reclusione con sospensione condizionale.