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Fabriano, ultimo commosso saluto a Mariano Bartocci

Il 72enne è stato colto da un improvviso malore che non gli ha lasciato scampo. Molto noto in città per le sue passioni sportive e per le grandi competenze informatiche

La chiesa della Misericordia di Fabriano-Matelica (foto presa dal sito della Diocesi di Fabriano)
La chiesa della Misericordia di Fabriano-Matelica (foto dal sito della Diocesi di Fabriano)

FABRIANO – Mondo dell’imprenditoria e dello sport in lutto a Fabriano per l’improvvisa scomparsa di Mariano Bartocci, 72enne, molto esperto nel settore dell’informatica e legato all’ultima storica promozione in serie A del Fabriano basket.

Un fulminante e improvviso malore mentre si trovava da solo nella sua abitazione fabrianese ieri mattina, 8 luglio, non gli ha lasciato scampo. Questa mattina, 9 luglio, sono stati in tanti a tributargli l’ultimo saluto nella chiesa della Misericordia.

Mariano Bartocci

Mariano Bartocci, noto a Fabriano come fondatore a fine anni Settanta dell’azienda La Meccanografica, poi come uno dei primissimi collaboratori della TeamSystem e consulente aziendale di tante imprese top, tra cui l’allora Indesit di Vittorio Merloni.

«Informatica e matematica sono sempre state il suo pane quotidiano», ha ricordato il figlio Ferencz, dirigente cestistico, che ai tempi in cui era manager del Fabriano basket contribuì alla storica salita in serie A1, sfruttando proprio le competenze informatiche ideate dal padre: un sistema al computer realizzato proprio da Mariano che in tempo reale, durante le partite, forniva dati fondamentali e importanti per poter leggere tatticamente le partite e, quindi, rafforzare la tattica dell’allenatore.

Grazie ai suoi software e sistemi informatici, Mariano Bartocci ha contribuito, nel campo dell’accoglienza degli ospiti e dei turisti, alla perfetta riuscita dell’Annual Conference delle città creative Unesco che si è svolta lo scorso anno a Fabriano. Oltre al lavoro, alla famiglia, al basket, il 72enne fabrianese ha avuto un’altra grande passione, il calcio tanto da meritarsi un soprannome legato a uno dei calciatori più famosi al mondo, il grande ungherese Ferenc Puskas.

Sono tutti aspetti di una personalità poliedrica che sono stati rimarcati dai tanti che questa mattina si sono stretti attorno al dolore dei familiari, partecipando ai funerali nella chiesa della Misericordia. Successivamente, il feretro è stato tumulato nel cimitero di Esanatoglia, località del maceratese di cui era originario.