FALCONARA – Ondate di ricorsi per l’autovelox della discordia che, appena entrato in funzione, aveva multato 40 mila automobilisti lungo la statale Adriatica.
Quel calcolatore di velocità, in grado di sanzionare gli automobilisti indisciplinati, è stato riconosciuto irregolare da tre giudici di pace e ora chi ha già pagato la multa può chiedere un rimborso. Ne è convinta la Ugl che è pronta a far partire una class action con l’avvocato Corrado Canafoglia.
«Ben 3 giudici di pace di Ancona hanno riconosciuto l’irregolarità della segnaletica di tale autovelox – spiega Anna Grasso, segretaria provinciale Ugl polizia e funzioni locali Marche -, accogliendo i ricorsi dei ricorrenti e condannando l’amministrazione comunale di Falconara a pagare le relative spese legali. L’Ugl è stato l’attore principale di tale azione, prima diffidando il Comune, poi presentando esposti alla Procura e alla Corte dei Conti, e quindi assistendo e vincendo i ricorsi per gli automobilisti che hanno deciso di non pagare la sanzione».
La maggior parte degli automobilisti multati ha però pagato le multe inflitte con l’autovelox incriminato. L’Ugl ha deciso di istituire uno Sportello per promuovere una “Class Action” finalizzata ad ottenere il rimborso per tutti coloro che abbiano, in buona fede, pagato la sanzione illegittima.
Chi è interessato potrà contattare l’Ugl Ancona chiamando al numero di telefono 071. 9940046 dalle 9:30 alle 12, dal lunedì al venerdì per riottenere quanto ingiustamente pagato.