FALCONARA MARITTIMA – Oltre mezzo milione di mascherine chirurgiche non a norma sono state sequestrate della Guardia di Finanza di Falconara Marittima nell’ambito di una complessa operazione che ha coinvolto 10 regioni e 31 province italiane. Il provvedimento di sequestro preventivo, emesso nei giorni scorsi dal Gip del Tribunale di Ancona, a seguito della richiesta della Procura della Repubblica di Ancona, è stato eseguito dalle fiamme gialle.
Le indagini erano partite con un controllo mirato disposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona nelle farmacie, risultate estranee ai fatti.
Nell’ambito dell’operazione le fiamme gialle si sono imbattuti in una azienda di Falconara Marittima, con deposito a Camerata Picena, nei cui stabilimenti hanno rinvenuto 227.150 mascherine chirurgiche, provenienti dall’Ungheria, pronte per essere immesse sul mercato.
Le mascherine però erano accompagnate dalla marcatura “Ce”, rilasciata da un ente certificatore cinese, non riconosciuto in Italia. L’azienda inoltre non è stata trovata in possesso della prevista autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il legale rappresentante dell’azienda è stato denunciato per frode nell’esercizio del commercio, un reato per il quale rischia la reclusione fino a due anni o una multa salata fino a euro 2.065 euro. La marcatura “Ce” presente sulle mascherine, infatti, avrebbe indotto in errore numerose farmacie sull’effettivo significato dell’attestazione di conformità.
Partendo proprio da Falconara i militari delle fiamme gialle hanno eseguito un ulteriore sequestro preventivo, su tutto il territorio nazionale, di 354.400 mascherine chirurgiche già vendute a 84 farmacie, 28 delle quali nella provincia di Ancona. Un’operazione che si è allargata a macchia d’olio e che ha visto impegnati nel sequestro di 581.550 mascherine, 47 reparti delle fiamme gialle, dislocati in 31 province e 10 regioni. Obiettivo tutelare la salute dei consumatori, evitando che possano utilizzare dispositivi privi dei requisiti minimi di sicurezza.
Nel corso del controllo nell’azienda falconarese, i militari hanno rilevato anche la presenza di tre lavoratori in nero, operai per i quali non era stato stipulato alcun contratto di lavoro. La Guardia di Finanza ha fatto partire una segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro che emanerà un provvedimento di sospensione dell’attività.