FALCONARA MARITTIMA – Parla di inefficienze, limiti e incapacità il capogruppo Pd Franco Federici contro l’operato della giunta Brandoni. In particolare il consigliere critica la decisione di cedere le quote di partecipazione nella società del gas Prometeo-Estra, ritenuta «un modo non lungimirante di ragionare poichè gli utili sono comunque consistenti e suscettibili di incrementi in prospettiva». Secondo l’avvocato Federici la cessione delle quote rappresenterebbe una spoliazione del Comune, un modo per fare cassa nell’immediato, senza guardare al futuro.
Non si è fatta attendere la replica dell’assessore al Bilancio ed alle Partecipate Raimondo Mondaini che ritiene del tutto risibile l’ipotesi di danno erariale paventata dal consigliere Pd e «che andrebbe invece riferita ad altri amministratori che ci hanno preceduto». «I falconaresi – afferma Mondaini- anche a distanza di 10 anni da quando è stato scoperchiato il pentolone, ricorderanno sicuramente i motivi, i protagonisti e i partiti che hanno scritto quella recente storia della città che parla di 90 milioni di euro di debiti, di mutui contratti per finanziare concerti, di consulenze milionarie ecc». Come sottolinea l’assessore l’ipotesi di cedere le quote di Prometeo non ha alcuna attinenza con la gestione dei servizi pubblici dato che si tratta di un’azienda commerciale che si occupa della vendita di gas e che tale attività è del tutto libera.
«Mantenere la partecipazione è pertanto una scelta di mera convenienza economica – prosegue – e tale convenienza si è progressivamente ridotta: dai circa 700.000 di utili degli anni d’oro, nel 2016 ne abbiamo incassati 83.000 (non 400.000 come scritto dal Consigliere del PD che invito ad informarsi meglio) e nulla fa pensare ad una ripresa nell’immediato futuro. Al contrario, monetizzare ora porterebbe importanti risorse per proseguire nel programma d’investimenti per la città».
Il consigliere Federici punta il dito anche contro quella che lui definisce la “svendita” della società comunale Cam nell’operazione di fusione per incorporazione in Marche Multiservizi Pesaro. Scelta non giustificata nè dalle perdite in bilancio nè dalla volontà di mantenere l’efficienza del servizio di igiene urbana salvaguardare l’occupazione. «Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è palesemente peggiorato rispetto a prima – dice Federici- l’obiettivo di raggiungere il 65 % di raccolta differenziata è diventato irraggiungibile e quindi rappresenta solo un miraggio (dopo sei anni siamo fermi al 53 %), le tariffe della tassa rifiuti nella nostra città sono le più alte di tutta la Provincia ed i dipendenti dell’ex Cam sono stati ridotti ed in parte trasferiti a Pesaro».
Ma queste affermazioni sono ritenute da Mondaini fuorvianti: «L’ipotesi di una sottovalutazione dell’azienda è del tutto infondata come testimoniano le perizie dell’epoca – replica l’assessore- e riguardo l’efficienza del servizio siamo passati da una percentuale di raccolta differenziata del 27% nel 2008 al 54% attuale».