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Controllore aggredito sul treno, preso il branco: c’è anche un minorenne

Sei giovani denunciati per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Il 14 settembre scorso erano a bordo di un convoglio diretto a Senigallia. Superata Falconara avevano sputato e offeso un dipendente di Trenitalia che aveva chiesto loro il biglietto. La mamma di una passeggera di Jesi aveva denunciato il fatto pubblicamente

Controlli Polfer (Foto: Polizia di Stato)

FALCONARA – Viaggiavano senza biglietto, diretti alla discoteca Mamamia di Senigallia quando il controllore che li aveva ripresi perché non in regola con il ticket di viaggio era stato aggredito. Spintoni, sputi e qualcuno gli aveva tirato addosso anche del vino. Alla fine il dipendente di Trenitalia era sceso esasperato. Adesso dovranno rispondere davanti alla legge i ragazzi autori di quell’episodio.

La polizia ferroviaria, in poco più di un mese di indagini, ha individuato il branco di ragazzini, tutti sui 20 anni e tra loro anche un minorenne. Il gruppetto, che ha precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, è stato denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. I giovani sono tutti della provincia di Ancona.

La sera del 14 settembre erano a bordo del treno regionale Ancona-Rimini, utilizzato da molti giovani diretti nelle varie località della riviera adriatica e anche nella nota discoteca di Senigallia, recentemente chiusa per 10 giorni dal questore per motivi di pubblica sicurezza. 

Quel giorno una decina di giovani, saliti sul treno alla stazione di Falconara Marittima, hanno aggredito il controllore, “colpevole” solo di aver chiesto loro il biglietto e di averli redarguiti ad avere un comportamento più decoroso e rispettoso verso gli altri utenti.

Il capotreno è stato assalito dal “branco” con il lancio di birra, oltre ad essere spintonato e pesantemente insultato, tanto da essere costretto a ripararsi nella vettura di testa del convoglio per evitare conseguenze peggiori. Tutta la scena si è svolta alla presenza di altri viaggiatori, impauriti ed increduli per ciò a cui stavano assistendo. Uno del branco durante l’aggressione si era coperto il volto. La mamma di una passeggera di Jesi aveva denunciato il fatto pubblicamente raccontando a Centropagina quanto vissuto in treno dalla figlia.