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Fano, abiti firmati e bellavita, arrestato uno spacciatore nullafacente

I carabinieri del nucleo operativo hanno fermato un albanese di 26 anni che spacciava nel centro della città. Tra i clienti quarantenni insospettabili, anche donne

FANO – Abiti griffati e Audi di lusso, il giovane pusher disoccupato amava la bellavita. E i suoi clienti sono degli insospettabili fanesi ben inseriti nel mondo del lavoro e della società.

I Carabinieri del Nucleo Operativo di Fano hanno rivolto le loro attenzioni investigative nei confronti di S.M., un giovane pusher albanese di 26 anni, privo di occupazione. Si tratta di una vecchia conoscenza, che aveva ripreso a spacciare nel cuore di Fano, e che in particolare era diventato di nuovo il punto di riferimento dei tossicodipendenti di cocaina del centro storico.

Molti residenti avevano segnalato lo strano andirivieni di persone sotto la sua abitazione in pieno centro storico, con cui il pusher aveva degli incontri fugaci nei vicoletti del corso. È bastato poco ai Carabinieri per avere la conferma che il giovane avesse ripreso appieno lo spaccio al minuto di bustine di cocaina. Venerdì sera, dopo un lungo pedinamento, lo hanno fermato mentre andava ad incontrare alcuni clienti. Alla vista dei carabinieri, ha cercato di scappare ma è stato bloccato.

La droga e gli oggetti sequestrati dai carabinieri
La droga e gli oggetti sequestrati dai carabinieri

In tasca aveva otto bustine contenenti ognuna un grammo circa di cocaina e 600 euro in banconote di piccolo taglio del cui possesso non ha saputo dare spiegazione, così come non ha saputo spiegare come poteva permettersi un abbigliamento curato, uno smartphone di altagamma ed una potente Audi.

Nella sua abitazione è stato trovato poi tutto l’occorrente per confezionare le dosi: bilancino, buste ritagliate e sostanza da taglio. Le indagini sui clienti del giovane albanese hanno permesso di identificarne alcuni, per lo più quarantenni, anche donne, con un‘apparente vita irreprensibile ed un buon lavoro, ma che non disegnavano qualche tiro di coca.

Dopo l’interrogatorio di garanzia, il Giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e gli ha applicato la misura cautelare del divieto di dimora in tutta la provincia di Pesaro e Urbino. Le indagini per identificare tutto il portafoglio di clienti sono in corso. Intanto quelli identificati sono stati segnalati come assuntori di stupefacenti al Prefetto della provincia di Pesaro e Urbino e nei loro confronti verrà avviato il relativo procedimento amministrativo.

Sul fronte delle indagini sul fabbro calabrese R.C., anche per lui lunedì (23 settembre) si è svolto l’interrogatorio di garanza. Il Giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e gli ha applicato la misura della custodia cautelare nel carcere di Villa Fastiggi.