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Fano, didattica in presenza al 50%: cosa pensano i fanesi

Sono stati 197 gli utenti che hanno voluto esprimere il loro punto di vista: ebbene, l'80% si è detto favorevole al ritorno in classe, perché "la DaD in questi mesi avrebbe penalizzato gli studenti"

Scuole ritorno

FANO – Ci siamo. Lunedì 25 gennaio è la data cerchiata in rosso sui calendari da numerosi studenti delle superiori delle Marche che potranno fare ritorno a scuola.

Ad annunciarlo in settimana era stato l’assessore all’Istruzione della Regione, Giorgia Latini, che al termine del tavolo tecnico svoltosi il 20 gennaio, al quale hanno partecipato tutti gli attori del sistema regionale della scuola, ha dato il via libera: «Vista la discesa della curva epidemiologica, sono felicissima di poter annunciare la ripresa dell’attività didattica in presenza al 50% dal 25 gennaio. Il ritorno sui banchi, anticipato di una settimana rispetto all’ordinanza che lo prevedeva all’1 febbraio, si è resa possibile grazie all’indice Rt dell’ultima settimana, che è sceso».

Sondaggio didattica in presenza al 50%
Sondaggio didattica in presenza al 50%

Una notizia che ha innescato comunque reazioni diverse e discordanti che comprendono entusiasmo e felicità, ma anche inquietudini e timori. Al riguardo, noi di CentroPagina, attraverso un sondaggio indetto su una pagina social, abbiano chiesto l’opinione ai fanesi. Sono stati 197 gli utenti che hanno voluto esprimere il proprio punto di vista: ebbene, l’80% si è detto favorevole, in quanto “la DaD (didattica a distanza) in questi mesi avrebbe penalizzato gli studenti”. Anzi, c’è chi auspica un ritorno a pieno regime: “Io li avrei fatti rientrare tutti, stanno rubando loro gli anni più belli…”. Solo il restante 20% ha espresso delle perplessità al riguardo: per loro la scuola potrebbe essere un’incubatrice per il proliferare di nuovi focolai di Covid-19 nonostante le stringenti regole che vogliono il rientro di classi alternate, entrate e uscite contingentate, controlli dei trasporti e uso della mascherina.

Al riguardo è intervenuto anche il presidente della Regione Marche Acquaroli che ha raccomandato il rispetto da parte dei giovani delle regole per prevenire la diffusione della pandemia: «Il 25 gennaio sarà un giorno importante per la nostra regione perché ripartiranno, seppure al 50%, le scuole superiori in presenza. Mi raccomando, prestiamo la massima attenzione perché il virus gira ancora molto. Il trasporto scolastico è stato potenziato con oltre 130 autobus, così da evitare calca e assembramenti. Ricordiamo che è sempre possibile, per tutta la popolazione scolastica, studenti, docenti e personale, effettuare il tampone gratuitamente e senza prenotazione nelle sedi predisposte per lo screening di massa, che sono comunicate nel sito istituzionale della Regione. Buon rientro a tutti, sperando che sia un primo passo verso la normalità».

Per capire il reale impatto sugli indici pandemici che avrà il ritorno alle lezioni in presenza bisognerà attendere circa 20 giorni: se l’indice Rt non mostrerà significative impennate, è plausibile il passaggio dalla soglia del 50% a quello del 75%.