FANO – E’ giallo sul cadavere mummificato rinvenuto lungo il Metauro rinvenuto nella tarda mattinata del 3 ottobre. Il ritrovamento, avvenuto sulla riva sinistra del corso d’acqua, a poche centinaia di metri dalle abitazioni, ha destato non poco interesse.
A dare l’allarme sarebbe stato un cercatore di funghi che, casualmente, è incappato nel ritrovamento.
Di preciso, senza ulteriori esami, risulta impossibile datare la morte: nonostante la salma sia rimasta sotto le intemperie il suo stato di conservazione sarebbe abbastanza buono tanto che diverse parti risulterebbero mummificate.
La scientifica accorsa sul posto avrebbe accertato l’assenza di segni di aggressione. La vittima sarebbe un giovane uomo di origini africane. Improbabile anche che la salma sia stata trasportata lì dopo che il decesso si sia consumato altrove; si tratta di una zona impervia, dove i rovi e la fitta vegetazione rendono assai ardua la percorrenza.
Sarà l’autopsia a cercare di chiarire le cause del decesso. Ieri, dopo l’autorizzazione del pm pesarese che segue il caso, la salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Santa Croce a Fano in attesa degli esami autoptici. Vista l’assenza di documenti difficile sarà risalire all’identità.
Fano, è giallo sul cadavere mummificato rinvenuto lungo il Metauro
Si tratterebbe di un giovane uomo di origini africane. La scientifica accorsa sul posto avrebbe accertato l’assenza di segni di aggressione