FANO – Realizzare la prima collezione di fotografia contemporanea del Museo di Palazzo Malatestiano. Su questo obiettivo si innesta il progetto “Fotografia Centrale”, presentato dal Comune di Fano nell’ambito del Bando Strategia Fotografia 2023 della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIC.
La realizzazione dell’iniziativa dal valore di 101 mila euro è stata possibile grazie al fatto che, oltre alla quota di cofinanziamento di Centrale Fotografia di 5 mila euro, l’amministrazione è riuscita ad intercettare fondi ministeriali per un valore di 75 mila euro con la proposta che si è classificata ottava fra le 9 finanziate e le centinaia presentate. I restanti 21 mila euro sono stati conferiti dallo stesso Comune di Fano in termini di valorizzazione. Le beneficiarie del finanziamento ministeriale risultano quelle dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma, dell’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, del MAXXI di Roma, della Fondazione Torino Musei, del MAN Museo d’arte Provincia di Nuoro.
Il progetto prevede l’acquisizione delle migliori opere presentate nelle varie edizioni del festival, realizzate da autori allora sconosciuti e oggi celebrati, che hanno saputo rappresentare temi connessi alla storia, alla cultura, all’ambiente urbano, a personalità/personaggi della città di Fano e delle Marche. L’acquisizione include anche un’opera di Mario Giacomelli, esempio più alto della fotografia marchigiana e mondiale. La nuova mostra permanente sarà il centro gravitazionale di una serie di eventi di promozione della fotografia contemporanea che amplieranno e qualificano l’attività di Centrale Fotografia, anche a livello nazionale e internazionale.
Di fatto il progetto ha inteso riconoscere l’attività decennale di Centrale Fotografia per la promozione della fotografia a Fano, strutturarla, conferirgli un carattere istituzionale.
«Il progetto – afferma l’assessora alla Cultura Cora Fattori – vuole celebrare Centrale Fotografia rilanciando il dibattito sull’arte contemporanea a Fano, sui linguaggi del contemporaneo. Nella nostra città esiste una vena originale di produzione artistica contemporanea, che sperimenta forme e linguaggi, cui penso sia importante cominciare a dare risalto. Questa esperienza progettuale deve essere un nodo principale».
Ivan Antognozzi, che ha curato il progetto insieme all’Ufficio Cultura del Comune di Fano, sottolinea: «certi esiti sortiscono laddove l’attività di progettazione non muove in funzione di un bando, quando non ha carattere estemporaneo ma, di contro, quando poggia su realtà e investimenti esistenti, su esperienze e visioni precise, che possono trovare nei bandi occasione di finanziamento».
Marcello Sparaventi, di Centrale Fotografia rileva che: «E’ un onore che il Ministero della Cultura ci abbia riconosciuto una certa qualità della proposta progettuale. E’ sicuramente l’inizio di un percorso”. Per il professorLuca Panaro “Fano avvia una sinergia tra arte contemporanea e cultura così da enfatizzare il fermento e la vivacità artistica di questo contesto territoriale».