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Fano, 15 famiglie senza allaccio dell’acqua a Falcineto e Belgatto. Aset risponde

La Lega ha presentato una interrogazione sui disagi di questi nuclei. Aset fa sapere che per Falcineto servono 180 mila euro, per Belgatto i tempi saranno più lunghi

FANO – Famiglie senza allacci dell’acqua, la Lega solleva il caso, Aset risponde. Nuclei costretti ad attingere l’acqua dai pozzi, con tutte le conseguenze del caso come scarsa disponibilità in caso di poche piogge.

La Lega ha presentato una interrogazione alla giunta a firma di Luca Serfilippi, Marianna Magrini, Gianluca e Luigi Ilari.

«È possibile che ancora oggi, con tutti gli investimenti che il Comune di Fano e l’Aset hanno compiuto nel settore idrico, ci siano ancora famiglie che a poca distanza dalla città siano costrette ad attingere l’acqua dai pozzi? Sì, e non si tratta di una, ma di ben 15 nuclei familiari tra Falcineto e Belgatto che non sono ancora servite dall’acquedotto pubblico. Come è noto, nel territorio del Comune di Fano, l’acqua potabile distribuita all’utenza dalle reti dell’acquedotto gestito da Aset S.p.A. è il risultato finale della miscelazione, effettuata in appositi invasi, delle fonti di approvvigionamento del fiume Metauro e della falda idrica. L’acqua fluente captata dal Metauro, derivata dall’impianto di potabilizzazione di Ponte degli Alberi si somma a quella potabilizzata dall’impianto di Torno e rimmessa in falda; questa poi viene distribuita dall’acquedotto alle utenze cittadine. Rimangono fuori 15 famiglie che non possono allacciarsi alla rete idrica in quando l’Aset non ha posato i tubi per arrivare nei pressi delle loro abitazioni, in particolar modo in Via Falcineto, dopo Via Attilio Regolo e in Via Località Belgatto – lato Fenile. In queste case risiedono anche non pochi bambini piccoli, i cui genitori sono costretti a captare l’acqua per lavarsi e cucinare dal proprio pozzo. In alcuni periodi dell’anno in cui non piove o piove poco, la quantità dell’acqua è scarsa e addirittura a volte si fa fatica a captarla, rischiando di rimanere a secco. Preso atto, le zone non sono nemmeno difficili da raggiungere e non hanno impedimenti morfologici, la Lega stimola l’Amministrazione Comunale a intervenire il più presto possibile, sanando una situazione che non ha più ragione di esistere nell’epoca in cui viviamo».

La risposta di Aset è a stretto giro. «Aset spa e amministrazione comunale di Fano stanno valutando di portare l’acqua potabile nelle abitazioni che in via Falcineto utilizzano ancora i pozzi privati. Un analogo intervento in località Belgatto, sul lato verso Fenile, richiederà invece tempi più lunghi. Nel primo caso – spiega Paolo Reginelli, il presidente di Aset spa – sarà necessario realizzare una conduttura di 1.300 metri, che secondo le prime stime richiederà un investimento di circa 180.000 euro da inserire nel piano triennale dell’Aato, l’autorità di settore. Sarà poi compito di Aset spa provvedere alla copertura economica. Per quanto riguarda Belgatto, invece, sarà necessaria un’approfondita valutazione idraulica preliminare».

Rispondendo alle richieste dei residenti, negli ultimi anni Aset spa ha avviato un programma di interventi per collegare alla rete idrica pubblica le frazioni più periferiche e di conseguenza numerose abitazioni sparse. Lavori di ragguardevole rilevanza economica sono già stati completati a Ferriano, Metaurilia e Fonti di Carignano; alla Galassa sono in corso di realizzazione, mentre a Sant’Andrea in Villis è prossimo l’avvio del cantiere.