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Fano, nuova ordinanza anti-Covid: mascherine obbligatorie per tutti fino al 2 giugno

Avrà validità dal 29 maggio sino al 2 giugno. L'obbligo va dalle ore 18 alle 6. «Chiediamo ai cittadini senso di responsabilità per evitare di arrivare a valutare l’ipotesi di nuove chiusure»

Il sindaco Seri e l'ordinanza per le mascherine obbligatorie
Il sindaco Seri e l'ordinanza per le mascherine obbligatorie

FANO – Mascherine obbligatorie per tutti fino al 2 giugno. È questo in sintesi il cuore dell’ordinanza che è stata firmata poche ore fa dal sindaco Massimo Seri. La normativa avrà validità fino al 2 giugno e riguarderà tutte le zone che nel fine settimana precedente sono state maggiormente soggette a comportamenti poco rispettosi di fronte all’emergenza pandemica che stiamo vivendo e che non è ancora scomparsa come i più credono.

Scrive l’amministrazione nella sua pagina social: «In considerazione dei vari Dpcm in materia di sicurezza sanitaria e dopo l’incontro in Prefettura del 27 maggio, ha emesso oggi un’ordinanza che obbliga all’uso della mascherina (copertura naso-bocca), dalle ore 18 alle ore 6, a partire dal 29 maggio sino al 2 giugno 2020 (scadenza ore 02.00 del 3 giugno 2020) nelle vie, strade, piazze, marciapiedi, aree verdi e/o attrezzate e simili della zona mare e del centro storico essendo tali aree le più soggette alla formazione di assembramenti vista la presenza di diverse strutture ricettive».

Al rispetto dell’ordinanza saranno esentati solamente i bambini di età inferiore ai 6 anni, i soggetti con disabilità non compatibile con l’uso della mascherina e coloro che praticano attività motoria diversa dalla comune passeggiata.

Nella giornata del 26 maggio si era tenuto un tavolo condiviso tra l’amministrazione comunale, la comandante della Polizia Locale Annarita Montagna e le associazioni di categoria per capire quali potevano essere le strategie da mettere in campo.

Al riguardo, la comandante Montagna aveva spiegato: «Prima di intervenire e sanzionare abbiamo voluto sensibilizzare i gestori a rispettare tutte le norme previste dall’ordinanza regionale, ricordando quelle essenziali come il distanziamento tra i tavoli, l’affissione di cartelli con gli atteggiamenti da seguire, i gel nei punti sensibili: tutte disposizioni atte ad evitare assembramenti e dei quali, ordinanza alla mano, i titolari rispondono in caso di inadempienze sia all’interno che all’esterno del locale. Non vogliamo essere sceriffi ma chiediamo ai cittadini solo di aver quel senso di responsabilità per evitare, come ipotizzato anche dal sindaco, di arrivare a valutare l’ipotesi di nuove chiusure».

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