FANO – «Quanto ancora dobbiamo aspettare prima di affrontare il tema in maniera seria, parlando di prevenzione, di formazione, di cultura della sicurezza?».
A domandarselo è Marta Ruggeri, consigliera regionale intervenuta dopo l’ennesimo grave infortunio sul lavoro consumatosi nelle ultime 24 ore. Nel primo pomeriggio del 3 giugno un operaio 57enne, residente in Romagna, per cause ancora da chiarire, avrebbe ha improvvisamente perso l’equilibrio per poi cadere a terra da una tettoia di circa tre metri dove stava rimuovendo una vecchia copertura.
Nella rovinosa caduta ha riportato traumi ritenuti molti gravi tanto da richiedere l’immediato trasferimento in codice rosso in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette. Sul posto, oltre al 118 sono intervenuti i tecnici della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro del Dipartimento di Prevenzione dell’Ast di Pesaro Urbino e la Polizia di Stato.
«Le aziende devono cercare di liberarsi dalla concezione che la sicurezza è un adempimento formale, ma è un elemento centrale della vita stessa dell’azienda – ha proseguito sul tema la consigliera Ruggeri – che invece dovrebbe adoperarsi per fare una corretta analisi dei rischi e promuovere internamente la cultura della sicurezza sul lavoro come mosse vincenti per prevenire gli infortuni. Occorre intervenire ora per la dignità di tutti i lavoratori».
Il 57enne si trova tutt’ora ricoverato al nosocomio regionale di Torrette dove nella serata di ieri è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Dalle indiscrezioni trapelate nel pomeriggio odierno le sue condizioni sono ritenute molto serie ma stazionarie. Le prossime ore saranno decisive.
In Italia il costo degli infortuni e delle malattie professionali sono all’incirca 50 miliardi di euro, pari al 3,5% del PIL, ed il costo medio di un infortunio è intorno ai 64.000 euro, di cui il 20% è a carico del datore di lavoro, costi molto alti senza contare il costo sociale reale che non coinvolge solo la vittima, ma l’intera famiglia su cui ricade il danno.