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Fano, un patto per salvaguardare il Pnrr dalla malavita: firmato il protocollo tra Comune e guardia di finanza

Per la Città della Fortuna, tra Pnrr e progetto Pinqua, entro un anno sono attesi tra i 60 e gli 80 milioni di euro

Protocollo a salvaguardia del PNRR
Protocollo a salvaguardia del PNRR

FANO – Giù le mani dal Pnrr. Questo lo scopo del protocollo d’intesa siglato nella giornata del 15 luglio tra il Procuratore della Repubblica di Pesaro Cristina Tedeschini, il sindaco di Fano, Massimo Seri e il Comandante Provinciale della guardia di finanza di Pesaro, Col. t.ST Enrico Blandini. L’obiettivo è chiaro: salvaguardare e rafforzare le iniziative a tutela della legalità dell’azione amministrativa relativa all’utilizzo di risorse pubbliche ed in particolare, di quelle destinate al Pnrr.

Il Programma di investimento comunitario Next Generation EU, attraverso il Pnrr ed il relativo Fondo Complementare di matrice nazionale, ha destinato all’Italia risorse finanziarie ingentissime, che dovranno essere impiegate nel breve periodo e che responsabilizzano fortemente sia le amministrazioni centrali, quali primarie Autorità di Gestione dei fondi, che le amministrazioni periferiche, quali soggetti attuatori delle progettualità sul territorio. Ingenti somme quindi (per Fano tra Pnrr e progetto Pinqua, entro un anno sono attesi tra i 60 e gli 80 milioni di euro) da investire in un breve lasso di tempo: ecco che, quindi, mettere in campo tutte le strategie per salvaguardare il gruzzolo dalle grinfie delle infiltrazioni malavitose, diventa doveroso.

La tutela di tale risorse passerà attraverso una collaborazione comunicativa sinergica tra autorità e amministrazione. Gli uffici del Comune saranno dunque chiamati a fornire alla guardia di finanza informazioni e notizie circostanziate riguardo a eventuali frodi, irregolarità o abusi economico-finanziari, oltre che possibili anomalie, elementi di rischio o ritenuti pericolosi.

L’intento di questa preziosa collaborazione è, ovviamente, quella di contrastare ogni condotta illecita di malversazione, indebita aggiudicazione di risorse finanziarie pubbliche, truffa, frode nell’esecuzione di contratti pubblici e ogni altra attività illecita posta in essere con riguardo all’utilizzo delle risorse finanziarie erogate dall’Unione Europea.

Si aggiunge quindi un ulteriore importante strumento a tutela del nostro sistema economico affinché l’opportunità rappresentata dalle ingentissime risorse del Piano possa dispiegarsi in maniera efficiente e tempestiva, conseguendo gli obiettivi di crescita e consolidamento economico che lo stesso si prefigge. La durata del protocollo è prevista fino al completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.