FANO – Dopo le pesanti accuse del centrodestra è’ iniziata in Consiglio Comunale la discussione sul nuovo Piano Regolatore Generale per la città di Fano. Il vicesindaco, nonché assessore all’urbanistica Cristian Fanesi ha inquadrato il percorso evidenziando la filosofia del nuovo Prg:
«Il metodo impostato parte dalla volontà di superare le logiche speculative, accogliendo invece le esigenze pubbliche. Per questo la ‘città pubblica’ costituisce il nuovo cardine della nostra pianificazione. Il nuovo PRG sostituisce il piano approvato con delibera consiliare n. 34 del 19 febbraio 2009 di fatto superato da nuovi schemi di pensiero. Questa delibera determina la cessazione dell’efficacia di alcuni strumenti urbanistici attuativi: tra questi il Piano particolareggiato del centro storico approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 126 del 21-03-1980 che viene sostituito da una nuova normativa. Il nuovo Piano fissa un quadro conoscitivo molto dettagliato: tiene conto dell’analisi morfologica della città e del territorio, degli aspetti socio-economici, degli elementi storici e del paesaggio».
Fanesi evidenza lo stop “del consumo di suolo. «Abbiamo mantenuto i piccoli comparti di trasformazione utili alla ricucitura urbana così da aumentare gli standard pubblici di parcheggi e verde. Inoltre, abbiamo tagliato il residuo di piano eliminando o riducendo comparti enormi inseriti da tanto tempo nel piano e mai attuati. Uno dei fatti urbanistici e dei temi più trattati durante la costruzione dei piano è stato quello della densificazione urbana in aree in cui gli standard a verde pubblico e parcheggi erano già scarsi. Il fenomeno è avvenuto in larga parte nelle zone con presenza di villini e ville ed in misura ridotta con presenza di casette singole. Per bloccare questo fenomeno il PRG ripristina l’indice di permeabilità, il divieto di monetizzazione dei parcheggi privati nelle zone PALEOTTA e PODERINO e mantiene la superficie minima già inserita nel piano, inoltre con l’inserimento di zone A2 si vieta in molti casi la demolizione degli edifici di pregio».
E poi Fanesi: «C’è una frase bellissima che spesso in queste occasioni ripeto: la città si è formata ‘per rendere possibile la vita, in realtà esiste per rendere possibile una vita felice’. Serve allora rinnovare quel progetto collettivo, quel patto che consiste in una scelta di vita nella stessa comunità. Con questo Piano abbiamo cercato di esplorare anche l’ambito delle connessioni tra le persone, proponendo un modello di città che porta al centro la creazione di nuovi spazi condivisi sempre alla ricerca di un equilibrio con l’ambiente. Ci sono aree importanti per lo sviluppo economico della nostra città: l’ex convitto Vittoria Colonna, le Terme di Carignano, l’ex Zuccherificio, l’espansione della zona industriale di Bellocchi sono aree in cui è già in corso un dialogo costruttivo con le proprietà e per le quali occorrerà accompagnare le decisioni e gli investimenti».
La discussione riprenderà nel consiglio comunale di venerdì 17 novembre.