FANO – La Città della Fortuna guarda al futuro grazie anche alla progettazione della linea elettrica “invisibile” tra Abruzzo e Marche che parte proprio da Fano. Si tratterà di un’infrastruttura innovativa e rispettosa dell’ambiente che permetterà a tutte le aziende fanesi, e più in generale a quelle che si trovano sul territorio regionale, di non avere più problemi di deficit di energia. Un malus che in passato è stato un grosso limite allo sviluppo del comparto produttivo. Sintomatico il caso sollevato poco tempo fa dalla Profilglass che aveva chiesto a gran voce l’installazione di una nuova cabina elettrica.
Ora, il primo passo verso il futuro è stato fatto. L’azienda Terna ha avviato la progettazione partecipata di un nuovo elettrodotto sottomarino in corrente continua che unirà Fano a Villanova di Cepagatti in Abruzzo: il cosiddetto Adriatic Link invisibile per 285 chilometri che sarà realizzato con oltre un miliardo di euro di investimento e il coinvolgimento di 120 imprese specializzate.
Il progetto è stato presentato nella mattinata del 17 febbraio nella sala della Concordia da Giacomo Donnini, responsabile Sviluppo e Progetti Speciali di Terna: «Quello che abbiamo presentato stamattina è un progetto strategico per il sistema elettrico nazionale, in generale per il processo di decarbonizzazione che è in atto e le cui linee guida sono state definite dal Piano Nazionale Energia e Clima predisposte dal Governo. Di fatto questa opera è stata inserita proprio fra quelle necessarie per il piano stesso. Il collegamento in corrente continua, che unirà il nodo di Fano con quello di Villanova di Cepagatti in Abruzzo, permetterà di incrementare in modo significativo il transito di energia tra il centro sud e il centro nord. Oggi diamo avvio alla fase di concertazione con il territorio secondo il processo di progettazione partecipata seguito da Terna per la realizzazione delle proprie opere, che si concluderà nel corso dell’anno. A partire dal prossimo anno sarà avviato l’iter formale di autorizzazione che prevediamo si possa concludere nel 2024 e da qui poi inizierà la parte di realizzazione vera e propria».
Presente all’incontro anche il vice presidente Regione Marche Mirco Carloni: «La trasparenza e la condivisione sono gli elementi qualificativi di quest’opera e le basi su cui si poggia il rapporto che la Regione ha instaurato sin da subito con Terna Spa. Abbiamo recepito la progettualità di massima di questo intervento con grande interesse perché rappresenta un’opportunità strategica per rafforzare la rete elettrica regionale che rappresenta un’esigenza espressa dal comparto economico e produttivo delle Marche che da anni richiede risposte di questo tipo. Tutti parlano di decarbonizzazione ma poi per raggiungerla servono infrastrutture come questa. Al tempo stesso, come istituzione, abbiamo il dovere di vigilare su qualsiasi intervento venga effettuato nella nostra regione e dunque seguiremo con la massima attenzione il percorso di condivisione che verrà intrapreso».
Dello stesso avviso il sindaco del Comune di Fano Massimo Seri: «Le Marche hanno bisogno di energia e questa è un’occasione unica per il nostro territorio perché avrà una risposta importante ad una altrettanto importante richiesta. Parliamo di energie rinnovabili, di opere invisibili, che verranno realizzate attraverso un percorso di confronto che inizierà sin da oggi con tutti coloro che sono interessati da questa infrastruttura. Va sottolineato che parallelamente a questa opera con Terna si valuteranno altri interventi di razionalizzazione che porteranno benefici al nostro territorio».