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Fano, a che punto è il progetto Terme di Carignano? L’Udc incalza il sindaco: «Occasione imperdibile»

Il ritorno alla carica dell’esponente dello scudo crociato non è casuale: il sindaco Seri aveva promesso un incontro pubblico per illustrare il progetto alla cittadinanza ai primi di ottobre ma ancora tutto tace

Le terme di Carignano
Le terme di Carignano

FANO – Continua il pressing nei riguardi dell’amministrazione fanese da parte dell’UDC sul tema “Terme di Carignano”, un progetto definito dal segretario dell’UDC Stefano Pollegioni: «Un’ occasione d’oro che darebbe lustro alla terza città delle Marche».

Il ritorno alla carica dell’esponente dello scudo crociato non è casuale: il primo cittadino fanese aveva annunciato proprio per inizio ottobre la presentazione del progetto ma ancora tutto tace: «Non si possono dimenticare gli anni in cui quei luoghi erano frequentati da molti utenti provenienti anche da altre Regioni – incalza Pollegioni – bisognosi delle cure Termali, come non possiamo dimenticare la triste notizia della chiusura nel 2014 e il successivo abbandono di quei luoghi divenuti per anni terra di nessuno su cui sembrava non ci fosse più speranza nonostante che le sorgenti delle acque fossero attive e di qualità. Finalmente nel 2020 la grande notizia, accolta positivamente da tutta la città e non solo, quella della possibile riattivazione delle cure Termali inserite in un progetto di élite della Società Romani che aveva acquistato quei terreni all’asta».

Stefano Pollegioni
Stefano Pollegioni

Una visione che secondo l’esponente dell’Udc può diventare un volano per tutta Fano: «Ritornare a far rivivere quei favolosi luoghi sembrava fino a qualche tempo fa solo un sogno che ora invece può diventare realtà. Il Progetto Terme di Carignano, porterà a Fano benefici economici non indifferenti oltre a tanti posti di lavoro e per questo non è cosa da trascurare o da prendere alla leggera! Insomma un’occasione che va fortemente considerata e che deve essere agevolata, dalle Istituzioni interessate, in tutti i modi perché a Fano un’occasione come questa non capiterà più e la città vuole la sua realizzazione. Un progetto che attende di essere conosciuto nei dettagli ma ad oggi l’impegno preso dal Sindaco Massimo Seri, di organizzare l’incontro con la società Romani e la città, sono rimaste solo parole. Sfumata la prima possibilità, nella quale il primo cittadino dichiarava che avrebbe organizzato l’incontro entro il mese di settembre, ora siamo slittati, con una ennesima dichiarazione, ai primi di ottobre. Insomma il Sindaco si giustifica dando la colpa alla difficoltà di reperire un luogo adatto! Non posso credere che il primo cittadino della terza città delle Marche, seppur alle prese con una confusione totale interna alla sua amministrazione ormai divisa, non trovi un luogo adatto all’evento».

Il segretario conclude con un appello e continua ad incalzare l’amministrazione fanese: «Come UDC facciamo una nostra proposta: perché non chiedere la sala del cinema politeama, oppure la grande sala di circa 500 posti a sedere della ex Chiesa del Seminario Vescovile in cui esistono tutte le possibilità di trasmettere video immagini, oppure il nuovo e da poco ristrutturato cinema Masetti attrezzato anch’esso per le video conferenze? La città si aspetta che le parole del Sindaco questa volta diventino realtà altrimenti verrebbe meno anche quella poca fiducia che è rimasta. Eventualmente ce lo dica che la location la troviamo noi».