FANO – Si è chiusa nella serata del 16 febbraio l’edizione 2021 del Carnevale di Fano, una manifestazione senza precedenti che, gioco forza, si è dovuta reiventare integralmente a causa del Covid-19: niente confusione, risate e assembramenti ma tante iniziative culturali seguibili a distanza di sicurezza, comodamente dalle proprie abitazioni.
Un’edizione sicuramente diversa, difficilmente paragonabile con quelle canoniche, ma che comunque è stata apprezzata da molte persone che hanno cercato di immergersi nell’atmosfera carnevalesca grazie anche al variopinto calendario di eventi.
A chiudere le celebrazioni di questa edizione declinata nel segno dell’anniversario della morte di Dante è stato il tradizionale rogo del Pupo che ha sancito definitivamente la fine della Settimana Grassa. La serata era iniziata alle 21 con lo spettacolo dal titolo “E sol volgea con l’altro fio” proposto da Umanesimo Artificiale che ha reinterpretato l’Inferno dantesco attraverso algoritmi di intelligenza artificiale.
Lo spettacolo (a questo link il video) è stato impreziosito da una danza tra la ballerina Celeste Sambuchi e un drone. Una scena surreale accompagnata da alcuni versi, sempre prodotti dagli algoritmi, recitati dalla Presidente dell’Ente carnevalesca Maria Flora Giammarioli.
Si è poi ritornati indietro di 700 anni, grazie anche all’attore Carlo Simoni che ha recitato alcuni versi del primo Canto dell’Inferno. Il martedì grasso si è poi concluso con il sindaco del carnevale Dante Alighieri che ha messo fine alla sua amministrazione, riconsegnando fascia e chiavi della città al primo cittadino Massimo Seri il quale, assieme alla presidente, ha accesso il fuoco dell’effige carnevalesca.