FANO – Un albero per ricordare Giovane Falcone, magistrato italiano che perse la vita nell’attentato di Capaci insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Assieme a Paolo Borsellino, collega e amico fino alla morte, Falcone, è divenuto un simbolo nella lotta alla mafia in Italia. Il comune di Fano ha deciso di rendere omaggio alla sua memoria piantando un ulivo presso il cortile interno della Scuola Primaria Corridoni. La cerimonia, svoltasi nella mattinata del 28 maggio, è stata presieduta dalle autorità civili e militari.
Si è trattato della tappa conclusiva di “L’albero Giovanni”: un progetto di educazione alla cittadinanza attiva e all’intercultura, con finalità educative, per favorire la conoscenza del mondo, potenziare il rispetto e la solidarietà a cura delle insegnanti e degli alunni delle classi VA e VB della scuola Primaria Filippo Corridoni di Fano.
«Come diceva Giovanni Falcone – ha dichiarato la Dirigente della DD Corridoni, prof.ssa Elvira Pagliuca – “Gli uomini passano, le idee restano”, così anche i nostri alunni oggi devono comprendere che, nonostante il loro percorso nella scuola primaria sia ormai concluso, gli insegnamenti che hanno ricevuto, da chi ha dedicato la vita alla legalità e alla giustizia, non possono passare, ma rimarranno per sempre. Il progetto nasce dalla consapevolezza che i nostri bambini, gli adulti del futuro, saranno chiamati ad affrontare grandi sfide perché vivranno in una società multietnica e multiculturale e che questa sfida si potrà vincere solo attraverso la cultura e la conoscenza di grandi personaggi che hanno cambiato il mondo».
«Una testimonianza di grande valore civile oltre che educativo che rende onore alla Scuola Primaria Corridoni», ha aggiunto il sindaco Massimo Seri, intervenuto alla cerimonia insieme all’assessore alla Legalità democratica Samuele Mascarin, che ha commentato: «A distanza di 28 anni dalla strage di Capaci è importante mantenere viva la memoria delle vittime di mafia, rendendo omaggio a chi ha compiuto fino in fondo il proprio dovere, servendo lo Stato fino all’estremo sacrificio».
Pochi giorni fa, proprio in occasione dell’anniversario del terribile attentato, l’amministrazione aveva aderito all’invito dell’Anci esponendo un drappo bianco dal palazzo comunale.