FANO – Lo abbiamo ripetuto più volte: uno dei pochissimi aspetti positivi emersi in questa pandemia è sicuramente una riscoperta del valore della solidarietà.
Tante sono state le iniziative messe in campo nel corso dell’anno per cercare di soccorrere le realtà più duramente colpite dall’emergenza sanitaria che, ben presto si è tramutata anche in emergenza sociale ed economica. L’amministrazione fanese, proprio per sottolineare quanto siano stati preziosi gli sforzi profusi dall’associazionismo locale, soprattutto durante il lockdown primaverile, ha voluto premiare le realtà che si sono distinte per l’aiuto dato.
«Era doveroso celebrare il vostro spirito di sacrificio e la vostra umanità. Fano è orgogliosa di voi». Così il sindaco Massimo Seri, accompagnato dal vicesindaco Cristian Fanesi, ha voluto ringraziare coloro che
si sono messi a disposizione nei confronti dei più bisognosi. I tanti volontari della C.B. Mattei, dell’Avis, della Caritas, di Mare Dentro e di Salvamento Fano sono stati premiati dal sindaco che ha voluto consegnare, ad ognuno di loro, una pergamena a testimonianza del prezioso lavoro svolto in quei mesi terribili.
«Questo è un momento importante sia dal punto di vista etico che simbolico – ha proseguito Seri -. Vi porgo i saluti del Prefetto che non è potuto essere presente, ma che ci teneva ad omaggiare i vostri sacrifici. Il lockdown è stato un periodo drammatico, poiché ci ha colti impreparati. Non si trovavano mascherine, c’era un senso di smarrimento: nel giro di quarantotto ore avete consegnato, ai più bisognosi, i buoni pasto, avete recapito medicinali e non avete negato assistenza a nessuno. Con gentilezza e umiltà, avete reso Fano una città migliore».
Anche il vicesindaco Fanesi ha voluto sottolineare personalmente il senso di responsabilità dell’associazionismo fanese: «Fano è orgogliosa di voi. Avete messo in pericolo la vostra incolumità, quella dei vostri cari per aiutare chi era rimasto indietro. Sicuramente, le vostre gesta rimarranno indelebili nella storia della nostra città».
Uno sforzo che probabilmente dovrà essere replicato nei mesi a venire: l’andamento della curva contagi e le conseguenti restrizioni figlie dei DPCM renderanno necessari per l’immediato futuro nuovi slanci di altruismo e solidarietà da parte del tessuto associazionistico. Una realtà che sta diventando sempre più un punto di riferimento e che, a fianco delle istituzioni, permette di sopperire alle crescenti necessità di aiuto.