FANO – Che Fano sia una città a vocazione turistica è un dato di fatto; puntare nell’immediato futuro su questo comparto rappresenta quindi una priorità imprescindibile, soprattutto alla luce degli inevitabile strascichi che si porterà dietro la pandemia di coronavirus. È proprio alla luce di questa constatazione che l’amministrazione fanese ha scelto di puntare forte su questo comparto avvalendosi di un fuoriclasse del settore, Josep Ejarque, spagnolo di nascita ma italiano d’adozione, che dovrà aiutare il comune a proiettarsi nel gotha del turismo regionale e nazionale.
Il curriculum di Ejarque è di per sé già una garanzia: già responsabile Marketing e Comunicazione dell’Ente del Turismo della Catalogna e Barcellona e direttore dell’ente del Turismo de La Coruna, in Spagna. In Italia ha raccolto importanti risultati a Torino dove ha ricoperto l’incarico di direttore dell’Ente Turismo recitando un ruolo fondamentale anche nell’organizzazione del XX Giochi Olimpici Invernali (2006), per passare dopo a dirigere il turismo del Friuli Venezia Giulia.
Già da settembre 2020, con gli Stati Generali del Turismo, verrà pianificato un percorso che avrà come finalità trasformare il turismo in un volano per tutta la città: in questi ultimi anni, Fano ha maturato la convinzione che il settore del turismo può essere veramente l’asset strategico per l’economia locale. A confermarlo gli investimenti e le riqualificazioni strutturali pianificate ed in parte realizzate (Pincio, Via Garibaldi, Sant’Arcangelo, Waterfront, etc) che si pongono l’obbiettivo di avvalorare questo tema. A questo si aggiunge anche la crescita di imprese, istituti e associazioni culturali che si sono messe in gioco con l’obbiettivo di mettere in campo una serie di manifestazioni, al fine di valorizzare le caratteristiche e le bellezze della Città della Fortuna.
«In questo particolare periodo storico – spiega l’assessore al Turimo, Etienn Lucarelli – abbiamo bisogno di acquisire ulteriore consapevolezza e capacità di conquistare i mercati. Non basta promuovere attività ed investimenti, bisogna far sì che questi abbiano una certificata ricaduta economica sulla città. Per fare questo è necessario dotarci di strumenti e strategie partecipate che comprenda tutti gli attori della città, imprenditori ed associazioni, che ci porti a ‘vendere’ le nostre peculiarità nel mercato turistico. Tutti insieme, amministrazione pubblica, stakeholder, imprese ed associazioni culturali e non, consci delle potenzialità che possiamo esprimere, e per far questo ci siamo affidati alla consulenza di un fuoriclasse del settore come Ejarque».
.
«Dopo aver creato queste importanti basi – continua Lucarelli – ivi compreso il nuovo citybrand città di Fano, occorre quel salto di qualità che un professionista come Eajrque può farci fare, elaborando insieme all’amministrazione un progetto che si prefigga più obbiettivi: nel breve periodo aiutarci a ripartire e recuperare quanto possibile per l’estate 2020, mentre da settembre ci guidi nella riqualificazione dei prodotti turistici della città, e nel rafforzare il legame naturale che Fano deve avere con la via Flaminia, la Valle del Metauro e del Cesano affinché il visitatore sia attratto da un ‘pacchetto completo’ che, tenga conto di tutto il percorso fatto fino ad oggi».