FANO – L’altruismo e la volontà di aiutare gli altri anche in un periodo di assoluta emergenza come quello che stiamo vivendo. Ecco allora il secondo prelievo multi-organo dall’inizio dell’anno, avvenuto a pochi giorni dal primo, durante i primi giorni della Fase due dell’emergenza Covid-19. Il marito di una giovane donna di 41 anni, ricoverata e deceduta in Rianimazione lunedì 4 maggio, ha acconsentito alla donazione degli organi.
Il Collegio Medico e le equipe esterne intervenute per il prelievo di organi hanno effettuato le procedure per il prelievo e le donazioni degli organi.
«Un intervento delicato – commenta Edoardo Berselli, direttore sanitario di Marche Nord – in questa fase in cui l’azienda ospedaliera sta affrontando la fase due dell’emergenza Coronavirus, anche in questo caso infatti si è dovuto attendere l’esito del doppio tampone. Un riconoscimento particolare per l’estrema sensibilità e generosità dimostrate in un momento così doloroso dai familiari della paziente deceduta e l’impegno di tutti i professionisti della salute, hanno reso possibile, ancora una volta, riaccendere la speranza per altre vite soprattutto in queste settimane così difficili per l’emergenza sanitaria che si sta affrontando. Un intervento eccezionale dell’equipe che ha potuto anche prelevare i polmoni e pancreas.
Le donazioni di organi sono un indice di qualità delle strutture sanitarie e i risultati ottenuti ne qualificano l’attività. Tutto questo è il frutto di un’organizzazione specifica, del lavoro dei coordinatori locali, delle Direzioni mediche di Presidio e di tutti i professionisti che a vario titolo contribuiscono alle operazioni di donazione».
Lunedì, nel pomeriggio, sono iniziate le procedure di accertamento. L’attività di prelievo si è conclusa nella mattinata di martedì e si è svolta nel blocco operatorio del presidio Santa Croce di Fano degli Ospedali Riuniti Marche Nord dove era pronta un’equipe di professionisti interamente dedicata. Sono stati donati reni, fegato, pancreas, polmoni, cornee.
Le procedure medico legali inerenti l’accertamento della morte cerebrale, quelle organizzative relative al prelievo e trasporto degli organi e le verifiche cliniche dell’idoneità degli organi al trapianto, sono state condotte dal collegio medico composto dai professionisti della Rianimazione, della Neurologia, dell’Anatomia Patologica e della Direzione Medica di Presidio in collaborazione con il personale medico, infermieristico della Rianimazione e del Blocco Operatorio.