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Fano, la variante Gimarra è realtà: aggiudicata la gara di appalto. Il progetto costerà quasi 1,4 milioni di euro

L’importo per il progetto, che verrà consegnato per i primi di luglio, ammonta a 1.396.695,82 euro. La commissione aggiudicatrice era composta da Maurizio Gili, Alberto Paccapelo, Claudio Centanni

Variante Gimarra a Fano
Variante Gimarra a Fano

FANO – Il progetto conosciuto come Variante Gimarra vede finalmente la luce. Dopo tanto parlare e discutere la nuova arteria ha fatto un nuovo importante passo verso la sua realizzazione. È stata infatti nei giorni scorsi aggiudicata la gara per la progettazione di fattibilità tecnico economica per la realizzazione del nuovi tratto che collegherà Fano con Pesaro

Ad aggiudicarsela è stata l’associazione Temporanea di Impresa Abacus che annovera al suo interno Archeotech studio associato di archeologia e Ambiente Spa. L’importo per il progetto, che verrà consegnato per i primi luglio, ammonta a 1.396.695,82 euro. La commissione aggiudicatrice era composta da Maurizio Gili, Alberto Paccapelo, Claudio Centanni.

Cristian Fanesi
Cristian Fanesi

«Un passo importante per un’opera strategica. A nord in particolare – spiega il vicesindaco Fanesi -, l’intensità e la continuità del traffico di attraversamento del tratto da Via Roma a Gimarra, da tempo è ormai incompatibile con la capacità che la statale ha di riuscire a smaltirlo. I tempi di scorrimento, soprattutto nelle ore di punta, sono lunghi, anche in considerazione del fatto che, nonostante le rotatorie esistenti, tanti sono gli attraversamenti a raso e ancora sono presenti diversi semafori attivi che regolano e condizionano i tempi di percorrenza di questo tratto. A Nord si incontra il quartiere di Gimarra, già popoloso e cresciuto dagli anni ‘60 a ridosso della tratta ferroviaria, della Statale Adriatica e delle alture soprastanti, definito già dagli anni 90 quartiere ‘fortezza’ dalla viabilità, inaccessibile per l’inadeguatezza degli sbocchi verso Fano e verso Pesaro».

Va detto che negli ultimi anni il progetto era stato non poche volte duramente attaccato da minoranze politiche, associazioni naturalistiche e da una nutrita fazione di cittadini che aveva, in più riprese, manifestato non poche preoccupazioni per l’impatto che questa nuova arteria avrà a livello sia paesaggistico sia ecologico.