FANO – L’amministrazione fanese procede spedita sul progetto variante Gimarra. Nella mattina dell’8 giugno il vicesindaco Fanesi e il dirigente all’urbanistica Adriano Giangolini hanno incontrato il presidente della Provincia Giuseppe Paolini per sottoporgli la disponibilità a stipulare l’accordo di programma.
Accordo di programma che era già stato inserito nella convenzione del 13 agosto del 2020 tra la Regione Marche e il Comune di Fano. Tenuto conto che Provincia, Regione Marche e Comune di Fano devono finalizzare l’approvazione in variante al Progetto di Fattibilità tecnica ed economica dell’intervento, l’incontro di oggi ha creato una condivisione circa il percorso da intraprendere.
«Noi abbiamo una scadenza – chiosa Fanesi – che dobbiamo rispettare. Entro il 31 dicembre 2022 dobbiamo procedere, sotto il profilo giuridico, all’affidamento dei lavori. Noi rispetteremo questa data e riteniamo che la procedura che semplifica e rende più agevoli i tempi legati ai procedimenti, sia quella prevista dall’Accordo di Programma. Abbiamo avuto dal presidente Paolini la disponibilità a trovare una accordo su questa richiesta che ci permetterebbe di spingere sui tempi, rendendo più snelli i passaggi».
Fanesi rimarca che: «La strada di Gimarra è un obiettivo che vogliamo portare a termine per migliorare la viabilità cittadina con una opera adeguata alla mole di traffico verso nord e viceversa verso la nostra città. L’opera tutelerà la mitigazione ambientale e sarà a bassa percettività. Non esistono altro tipo di considerazioni, tanto che il Consiglio Comunale mi ha attributo la prerogativa connessa alla realizzazione di questa opera. In questi giorni ho sentito considerazioni piene di preoccupazione da parte di qualcuno a cui sarebbe bastato chiamarci per evitare inutili agitazioni».
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Nonostante l’iter progettuale vada avanti e le rassicurazioni di Fanesi, non mancano coloro che continuano la contestazione dell’opera. Tra gli ultimi ad avere preso ufficialmente posizione Tiziano Busca, dell’esecutivo provinciale del PSI: «Venti milioni di euro sono una cifra importante ma decisamente troppi pochi perché si possa pensare ad un completamento dei lavori. Troppi per sfregiare uno dei luoghi più belli della città: le colline di san Biagio. Questo progetto ferragostano mi auguro che veda un ripensamento da parte della amministrazione comunale per due ragioni: il rispetto della bellezza e la consapevolezza che la soluzione di collegamento con Pesaro passa per altre strade e anche Minardi nella sua intervista lo afferma: il Casellino di Fenile. Una politica attenta e lungimirante dovrebbe suggerire al Sindaco ed alla giunta di prendere la strada di Ancona(Regione) e Roma ( CIPE) per destinare quelle risorse al collegamento di Fano Sud liberando con il tracciato tutto il tratto da torrette fino alla autostrada unendo le opere stradali compensative già realizzate. Con piacere osservo che siamo in tanti ex sindaci, amministratori e attuali consiglieri comunali a pensarla nello stesso modo insieme ai cittadini interessati e contrari ad un danno paesaggistico incommensurabile – e conclude con un appello – Si riapra un dibattito in consiglio comunale e con la città e si ripari ai colpi di sole ferragostani: frettolosi, dannosi ed ostili allo sviluppo della nostra città».