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Fano ai vertici del CSI Marche: Giacomo Mattioli nominato presidente regionale

Colonna portante del CSI Pesaro-Urbino da oltre un decennio e con già 8 anni di esperienza a livello regionale, avrà il compito di proseguire nel lavoro svolto dai suoi predecessori

Giacomo Mattioli nominato nuovo presidente regionale del CSI Marche
Giacomo Mattioli (a destra)

FANO – Il vertice del CSI Marche (Centro Sportivo Italiano Comitato regionale Marche) parla fanese: è stato infatti nominato nuovo presidente regionale Giacomo Mattioli, 42enne fanese manager aziendale e responsabile della formazione in materia di sicurezza sul lavoro. L’elezione si è svolta sabato 27 febbraio in videoconferenza, alla presenza del presidente uscente, Tarcisio Antognozzi, del presidente nazionale, Vittorio Bosio, dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Alessio Albertini, del presidente CONI Marche, Fabio Luna, e dei rappresentanti regionali di UISP e US Acli.

Colonna portante del CSI Pesaro-Urbino da oltre un decennio e con già 8 anni di esperienza a livello regionale durante i quali ha ricoperto anche il ruolo di vice dello stesso Antognozzi, Mattioli avrà il compito di proseguire nel lavoro svolto dai suoi predecessori e ridare fiducia a un mondo, quello sportivo, che continua a fare i conti con gli strascichi devastanti che il Coronavirus ha portato con sé e che per quanto riguarda il Centro Sportivo Italiano Marche conta circa 400 società affiliate.

Mattioli, primo esponente del Comitato pesarese della storia a ricoprire questo incarico, ha elencato in assemblea i punti caratterizzanti del programma, tutti focalizzati sul desiderio di un maggiore protagonismo a livello nazionale, da raggiungere impostando una nuova fase di dialogo interregionale con tutto il centro Italia per farsi trovare pronti, tutti, quando la ripartenza sarà reale e non utopistica com’è stata in questi mesi.

«Ho scelto di candidarmi per dare continuità e premiare l’esperienza del Consiglio Regionale uscente e per dar voce al nostro territorio come e più forte di prima, portandolo ad essere protagonista della vita del CSI anche a livello nazionale – afferma Mattioli -. Voglio che le Marche siano inserite al centro di un nuovo grande progetto di Centro Italia: sta nascendo una nuova fase di dialogo e relazioni, dalla Toscana al Molise, per operare uno scambio di esperienze e di competenze che sono un patrimonio per tutta l’Associazione e che possono generare un notevole arricchimento per il nostro territorio. In questa fase – spiega Mattioli – dobbiamo avere il coraggio del cambiamento e cogliere opportunità nuove per il futuro: abbiamo l’onere di disegnare il sistema della rinascita sportiva post Covid-19, che ha fatto emergere in maniera dirompente tutte le fragilità del mondo sportivo italiano ma che ci ha anche costretti a sperimentare soluzioni che avremmo detto quasi impraticabili».

Essendo ancora impossibile fare una previsione sulla ripartenza dei campionati dei vari comitati territoriali, si rende indispensabile una nuova visione dello sport e su questo punto Mattioli ha le idee molto chiare: «Dovremo concentrarci sulle Feste dello Sport o Giornate Associative e sull’attività nelle parrocchie, predisponendo un progetto unitario regionale organico per tutti gli oratori e sviluppando quelle discipline, come ciclismo, ginnastica e podismo, che attualmente sono presenti solo in alcuni territori. In questo periodo di pausa forzata dobbiamo essere bravi a crescere, concentrandoci sulla formazione dei dirigenti, delle Società Sportive e degli arbitri, con un occhio particolare al coinvolgimento di giovani e anziani, riattivando e valorizzando dei progetti cardine del Csi come i centri estivi, Marche in Movimento e Sport senza Età».

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