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Fano, Villaggio Ciano: una visione plurima per un angolo storico della Città della Fortuna

L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, si terrà martedì 19 dicembre alle ore 16.30 presso la sala lettura “Cubo” nel centro commerciale di San Lazzaro a Fano

Villaggio Ciano
Villaggio Ciano

FANO – Una visione plurima per un angolo storico della Città della Fortuna. L’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Fano, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti e Pianificatori della Provincia di Pesaro ed Urbino e con il patrocinio dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) sezione della Regione Marche, organizza un “laboratorio di progettazione” per il Villaggio Ciano, borgata situata nel quartiere San Lazzaro di Fano.

Il villaggio Ciano, detto anche borgata semirurale San Lazzaro, è fatto di piccole case unifamiliari con ampio orto sul retro, che si trova lungo le vie Dragoncino, Filippo Bracci, Ambrosini e della Repubblica, costruite prima della Seconda Guerra Mondiale tra la SS16 e Via del Ponte a Fano. L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, si terrà martedì 19 dicembre alle ore 16.30 presso la sala lettura “Cubo” nel centro commerciale di San Lazzaro a Fano. All’incontro parteciperanno il Prof. Antonello Alici docente di Storia dell’Architettura presso l’Università Politecnica della Marche; l’architetto Vittorio Salmoni (studio ARCHISAL) progettista incaricato per lo sviluppo del nuovo piano particolareggiato del quartiere. Introdurrà l’evento l’ingegnere Cristian Fanesi, Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica della città di Fano.

E proprio il Vicesindaco Fanesi sostiene: «L’abbiamo chiamato ‘laboratorio di progettazione’ perché vorremmo capire, da chi oggi abita nel quartiere di San Lazzaro, quali sono le esigenze per poter vivere ancora meglio. Il villaggio di cui parliamo è una borgata semirurale costruita negli anni ‘30 per dare una piccola casa a chi casa non ce l’aveva. Al di là del giudizio già dato dalla storia su un’epoca, ci interessa spiegare, dal punto di vista dell’architettura e dell’urbanistica come e perché è nata quella borgata. E poi cercare assieme ai residenti le soluzioni migliori per renderla più vivibile: nuova ‘community hub’, nuovi parcheggi e nuova viabilità. Sarà poi importante fornire strumenti per migliorare l’abitabilità della zona senza perderne l’identità. E questo lo faremo con il nuovo Piano Regolatore e con un piano particolareggiato che stiamo sviluppando con ARCHISAL e l’architetto Vittorio Salmoni».

Nel quartiere sorgeva anche la chiesetta dei santi Maurizio e Lazzaro che è stata la prima chiesa del quartiere (prima della realizzazione della nuova chiesa negli anni ‘50 in via del Ponte) e che oggi è un edificio di proprietà pubblica ma da tempo inutilizzato. La cittadinanza è invitata a partecipare.

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