FABRIANO – Sciopero generale proclamato dalle Rsu degli stabilimenti di Fabriano, Pioraco, Rocchetta e Castelraimondo del Gruppo Fedrigoni per lunedì 7 ottobre. Una prima risposta dei lavoratori alla notizia da parte della proprietà di voler cessare la società Giano, impresa che produce carta per ufficio, che comporterà l’esubero di 195 dipendenti concentrati negli stabilimenti fabrianesi. Lo sciopero sarà di 8 ore per turno a partire dalle ore 6 di lunedì fino alle 6 di martedì 8 ottobre e coinvolgerà tutti gli impianti. «Si invitano tutti i lavoratori che vogliono partecipare al presidio di lunedì 7 ottobre alle ore 10:30, presso Palazzo Leopardi della sede Regione Marche di Ancona».
Vertenza
La sede del presidio scelto dai lavoratori marchigiani del Gruppo Fedrigoni non è stata scelta a caso. Infatti, l’assessore regionale, Stefano Aguzzi, ha convocato per lunedì 7 ottobre alle 11 i rappresentanti del gruppo Fedrigoni, poi alle 14 incontrerà tutte le sigle sindacali rappresentate per approfondire meglio la questione e comprendere intanto come fronteggiare questa nuova situazione che rischia di minare ulteriormente il tessuto produttivo e sociale della nostra regione. Intanto, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi hanno scritto una lettera al ministro delle Imprese, Adolfo Urso chiedendo la convocazione urgente di un tavolo di concertazione dopo l’annuncio ieri del Gruppo Fedrigoni della chiusura della società Giano e il licenziamento di 195 dipendenti. «La grave situazione di crisi aziendale comunicataci dalla Giano Srl e dalla Fedrigoni Spa ci preoccupa particolarmente – scrive Acquaroli nella missiva – in quanto coinvolge un territorio, quello del distretto Fabrianese, già colpito in questi anni da diverse situazioni di sofferenza (dalla ex Merloni, tutt’ora in atto; a Elica risolta ma con molte problematiche tutt’ora vigenti; ai futuri sviluppi industriali della Beko Europe e dell’indotto), ed ora della Giano Srl, del Gruppo Fedrigoni Spa, una delle società cartiere più importi e storica delle Marche. Rappresentiamo la profonda preoccupazione del territorio, dei Sindaci, dei Sindacati, delle maestranze e di questa Amministrazione regionale e riteniamo che su una situazione così impattante sul nostro territorio occorra indubbiamente aprire un focus anche a livello nazionale. Pertanto, siamo a chiedere di convocare urgentemente un tavolo di concertazione e di approfondimento sulla vicenda», si conclude la lettera.