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Confindustria in pressing per l’arretramento della ferrovia anche ad Ancona. Bocchini: «Tavolo tecnico per studiare il tracciato»

Il presidente degli industriali dorici ha strappato l'impegno del ministro Giovannini a valutare l'arretramento da Mondolfo ad Ancona sud. I risultati del tavolo tecnico con Univpm, Ordine degli ingegneri e Istao, saranno presentati in autunno

Immagine d'archivio

ANCONA – «Costituiremo un tavolo tecnico con l’ordine degli Ingegneri di Ancona, l’Università Politecnica delle Marche e Istao per studiare un tracciato di arretramento della linea ferroviaria Adriatica, congruente con il by-pass di Pesaro, che colleghi Mondolfo con Ancona Sud, valutandone l’impatto economico ed ambientale sul territorio». Lo ha annunciato Pierluigi Bocchini, presidente Confindustria Ancona, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sede dell’associazione nel capoluogo marchigiano.

Al centro della riflessione del presidente degli industriali dorici, l’isolamento infrastrutturale delle Marche e l’arretramento della linea ferroviaria Adriatica che a suo avviso non dovrebbe limitarsi sono al tratto pesarese, ma allungarsi da Mondolfo fino ad Ancona sud. Per questo Confindustria, in occasione della visita a Pesaro del ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini, ha caldeggiato la proposta di annoverare anche questa tratta nel progetto di arretramento che per ora comprende solo la linea da Pesaro a Mondolfo, strappando al ministro «l’impegno, a fronte di un progetto ben strutturato», a valutare la questione e «a trovare i finanziamenti nella prossima legge di Bilancio 2023».

Un impegno, precisa Bocchini, che il ministro ha chiesto venga supportato da dati e uno studio di fattibilità, da qui l’impegno del presidente Confindustria a stringere sui tempi per chiudere il cerchio rapidamente, costituendo a stretto giro il tavolo tecnico. L’assunto di partenza delle riflessioni di Bocchini è stato il fatto che l’isolamento delle Marche deriva sostanzialmente dall’assenza dell’alta velocità. Partendo da uno studio de Il Sole 24 Ore sui benefici economici dell’alta velocità ferroviaria, il presidente Confindustria Ancona ha evidenziato che i territori che ne sono toccati hanno una crescita di Pil superiore dell’8% rispetto a quelli che non possono contare su questo tipo di collegamento.

Un dato significativo, secondo il presidente Confindustria Ancona, dal momento che «significa avere un tasso crescita più elevato, in una fase in cui si dice che le Marche crescono poco e hanno aziende di piccole dimensioni, e proprio per questo è necessario collegare meglio il territorio con le grandi direttrici nazionali e internazionali. Per di più – osserva – Ancona era stata inserita nel piano Ten-T, ma quel progetto sembra scomparso e vorremmo capire il perché».

Bocchini, toccando il tema dell’arretramento ferroviario, spiega che «il sindaco di Pesaro (Matteo Ricci, ndr) è molto in gamba del difendere l’interesse del suo territorio: ha ottenuto il by-pass, motivandolo con un risparmio di 9 minuti di tempo che dal punto di vista turistico consente al lungomare di diventare più attrattivo e con il fatto che grazie all’arretramento in città si possono fare investimenti su piste ciclabili e aree verdi, a beneficio dei cittadini, stesse cose che potremmo fare anche noi nel nostro territorio con l’arretramento anche ad Ancona».

Il presidente Confindustria Ancona fa notare che il capoluogo marchigiano «ha una peculiarità che Pesaro non ha, e cioè l’intermodalità». «Si potrebbe far arrivare l’alta velocità in aeroporto per i passeggeri e all’Interporto per le merci. Questo – spiega – consentirebbe di liberare le città di Ancona, Falconara e Senigallia dai passaggi dei treni, tanto più che sono previsti incrementi dei treni merci: si parla di 300 convogli al giorno che passerebbero su questa linea, praticamente sulle spiagge, ci sono diversi tratti in cui il treno viaggia a meno di 100 metri dal mare. E libereremmo Ancona dall’inquinamento acustico».

Tra l’altro, spiega, che si potrebbero sfruttare i binari esistenti in città per realizzare una metropolitana urbana leggera di superficie per collegare tra loro diverse zone di Ancona, come centro, stadio, Varano, e Torrette. Bocchini annuncia che già prima di agosto si costituirà il tavolo di lavoro, con l’obiettivo di «presentare i risultati dello studio in autunno. Serve una visione strategica dell’intermodalità da portare all’attenzione del governo, perché è assurdo che il capoluogo di regione non venga preso in considerazione. La Regione – conclude – è assolutamente d’accordo su un progetto di arretramento che sia organico e che coinvolga tutto il territorio, ho parlato anche con Acquaroli».