FABRIANO – Pacchetti turistici per valorizzare tutto l’entroterra coinvolgendo non solo Fabriano, ma anche Sassoferrato con gli scavi Sentinum, la miniera di zolfo di Cabernardi e Pergola. È quello che chiedono commercianti e associazioni del territorio dopo l’annuncio, da parte della Regione Marche, che la linea ferroviaria Fabriano-Pergola, chiusa da 8 anni, tornerà in funzione, dal prossimo mese, inizialmente con treni turistici per alcune domeniche, poi dopo i lavori invernali, forse anche quotidianamente, come negli anni d’oro. I treni d’epoca, nel mese di settembre, porteranno una ventata di novità. Tante le idee in cantiere.
L’idea di dare vita a pacchetti turistici
Giancarlo Bonafoni, del Dopolavoro Ferroviario, uno dei primi a credere in questo progetto, da tempo sta spingendo affinché il Museo della Vaporiera, dai locali della vecchia stazione, si sposti nell’ex Deposito locomotive, per tutti “l’Officina”, in via Delle Fornaci. Lo stabile da anni è vuoto perché le manutenzioni sono state trasferite ad Ancona.
«Qui non si trovano più nemmeno le due locomotive a vapore che tanto attiravano i bambini visto che sono andate a Foligno – dice Bonafoni -. In prossimità c’è anche una storica “piattaforma girevole” per le locomotive che devono essere girate nel senso inverso, una perla rara che ha ancora il suo fascino e che gira con aria compressa. Attivando la Fabriano-Pergola i visitatori potranno percorrere una tratta esteticamente meravigliosa, immersa nella natura. Lungo il percorso si passa in prossimità del sito archeologico “Sentinum” di Sassoferrato, presso la miniera di zolfo di Cabernardi, nella zona del monastero millenario di Fonte Avellana e a Pergola, la città dei bronzi dorati. Per non parlare di Fabriano e delle Grotte di Frasassi. Tante le fermate da fare per visitare l’entroterra se si lavorerà in rete per creare un sistema in grado di accogliere turisti e farli restare più giorni in zona», evidenzia Bonafoni.
Dello stesso avviso Gianni Pesciarelli che dagli anni ’80 combatte contro la chiusura dei rami secchi delle ferrovie a seguito del decreto del ministro Claudio Signorile. «La linea andrà unita alla Albacina-Civitanova per vincere contro la logica del pullman che passa sotto casa. Le rotaie sono l’unico modo per provare ad alleggerire il traffico delle nostre città».