Attualità

Festa al “Cenacolo”, la comunità spegne dieci candeline

La casa che a Loreto accoglie giovani dal passato travagliato ha compiuto dieci anni, un traguardo importante che ha festeggiato con una grande festa all'insegna dei valori dell'accoglienza

La festa al "Cenacolo"

LORETO – La comunità “Cenacolo” di Montorso a Loreto compie dieci anni e domenica scorsa, 21 agosto, ha aperto le porte della casa a tantissime persone per una grande festa. Una comunità fiorente quella del “Cenacolo” che non finisce mai di stupire per la sua grande attività di ricollocazione nella società di persone “nuove”.

«La storia di questa presenza inizia diversi anni fa, quando monsignor Angelo Comastri, allora Arcivescovo Prelato del Santuario e ora Cardinale, chiese a Madre Elvira di aprire una casa a Loreto – ci racconta il consigliere comunale di maggioranza Roberto Bruni -. Così il Santuario diede inizio alla ristrutturazione di quello che in passato era un rudere abbandonato. Nel frattempo monsignor Gianni Danzi, succeduto a monsignor Comastri, ha portato avanti il progetto e la casa è stata aperta proprio nei giorni dell’evento giovanile internazionale “Agorà dei giovani” che nel settembre 2007 si è tenuto nella grande conca di Montorso, sulla quale la “nostra” casa si affaccia. Oggi nella fraternità c’è un gruppo di circa 20 giovani provenienti da diverse esperienze di vita ma uniti in un cammino di verità e forte amicizia. La casa è ormai riferimento per tanti giovani, amici e genitori del centro Italia e ha intessuto relazioni molto positive con diversi ordini religiosi maschili e femminili presenti a Loreto, con i frati del Santuario e con la popolazione del posto».

Il centro accoglie tanti giovani smarriti, che sono stati emarginati e hanno attraversato mille difficoltà. Una “scuola di vita”, una grande famiglia insomma. La festa domenica è andata a gonfie vele con la messa presieduta da monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo uscente di Loreto, la condivisione con rinfresco e il recital serale.