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Festa della Liberazione a Fano, Seri: «Il 25 aprile è la festa dei valori universali»

Tante le iniziative solenni a cui il primo cittadino Massimo Seri ha voluto presenziare personalmente: «Per Fano è da sempre un giorno sentito e da onorare».

Festa della Liberazione a Fano
Festa della Liberazione a Fano

FANO – Anche la Città della Fortuna ha voluto celebrare al meglio il 25 Aprile, anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo che commemora la fine dell’occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.

Tante le iniziative solenni
a cui il primo cittadino Massimo Seri ha voluto presenziare personalmente tra cui la deposizione della corona d’alloro presso la lapide ANPI commemorativa dei Partigiani fanesi caduti, l’omaggio al Monumento alla Resistenza sito nei Giardini della Rocca Malatestiana e la Deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti di tutte le guerre in Viale Bruno Buozzi. Alle cerimonie, oltre ad un nutrito gruppo di fanesi, presenti anche l’assessore Lucarelli, Tinti e Cucchiarini.

«La nostra città è piena di tanti segni di donne e uomini che ricordano il sacrificio per la nostra libertà e democrazia – ha commentato il Sindaco – A Metaurilia abbiamo deposto la corona in ricordo di Alceo Pucci, il giovane partigiano che perse la vita durante un’azione di guerriglia nei pressi di Bologna, due settimane prima della Liberazione, nell’aprile del 1945».

Entrando poi più nel merito del significato di questo momento: «Il 25 aprile è la festa dei valori universali come pace, libertà e uguaglianza. Per Fano è da sempre un giorno sentito e da onorare, affinché questi valori non vengano mai dispersi. La libertà e la democrazia sono un patrimonio che dobbiamo conservare e tramandare. Ricordare significa vivere».

L’assessore Cora Brunori ha deciso di affidare il suo pensiero ai social e celebrare la giornata usando le parole di Aldo Moro: «La Resistenza fu lo scatto ribelle di un popolo oppresso teso alla conquista della sua libertà. Ma essa non fu solo un moto patriottico-militare contro l’occupante tedesco destinato, perciò, ad esaurirsi con la fine del conflitto mondiale. La Resistenza viene da lontano e va lontano. Affonda le sue radici nella storia del nostro Stato risorgimentale. È destinata a caratterizzare l’epoca della rinnovata democrazia italiana».