ANCONA – Fiction con Raoul Bova, salta il doppio appuntamento de ˊI fantastici 5ˊ. La serie andrà in onda da mercoledì, 17 gennaio e non da martedì 16, come inizialmente previsto. Cambio di programma a Cologno Monzese, forse a causa della variazione di palinsesto della Rai.
La rete ammiraglia ha infatti deciso, per il 16, di giocare la carta di Sergio Rubini (tra l’altro anche lui è stato recentemente nelle Marche per il suo per il suo prossimo progetto tv). Su Rai 1, il 16, non ci sarà più ˊAline – La voce dell’amoreˊ, sulla vita di Celine Dion, ma ˊI fratelli De Filippoˊ, di Sergio Rubini.
Trasmesso in prima visione il 30 dicembre 2021 su Rai 1, il film evento fu visto da quasi 4 milioni di spettatori (20.3% di share), scrive il portale di Davide Maggio. Forse è per questo che Mediaset è tornata sui suoi passi. Peccato però perché per Ancona sarebbe stata una bella vetrina.
Ma lo sarà comunque. Il 17, tra l’altro, la casa di produzione cinematografica anconetana Guasco (di Fabrizio Saracinelli), che si è occupata di tutto il coordinamento sul territorio (svolto in modo impeccabile durante la permanenza della troupe de ˊI fantastici 5ˊ), sta organizzando una rimpatriata con le 300 comparse e le 15 (di 80) maestranze marchigiane impegnate nella serie.
La fiction era stata girata, in ultimo, anche ad Ascoli Piceno. Nell’anconetano, sono state ambientate le scene principali. L’attore romano è stato al Palaindoor della Montagnola, in piazza del Plebiscito (per tutti piazza del Papa), ma anche nelle stradine intorno al Duomo. Ciak pure al Caffè Vergnano di Numana.
Un modo diverso di guardare il mondo dello sport, senza pietismi e dal punto di vista degli atleti diversamente abili. Senza dimenticare mai che la cosa più importante è essere felici. «Lo sport salva, ma può essere competitivo, farti perdere di vista, sotto il peso delle pressioni, gli altri. Ne ˊI Fantastici 5ˊ raccontiamo una storia diversa educativa sullo sport, allontanandoci dalla retorica, dal pietismo», ha sottolineato alla conferenza stampa di presentazione l’attore romano, ex nuotatore.
Nata da un’idea di Massimo Gramellini e Luca Bernabei, la serie è stata sviluppata da Andrea Nobile. Bova veste i panni di Riccardo, allenatore di una squadra di atleti diversamente abili che si prepara per il campionato europeo di atletica.
«Abbiamo evitato ogni tipo di stereotipo per non essere scontati sulla disabilità, rendendo il racconto più vero e autentico», aveva evidenziato lui da Roma. Il personaggio di Bova, Riccardo, ha dedicato tutta la sua vita all’atletica e all’allenamento, trascurando il resto.
«A 45 anni, allena atleti under 12 finché non arriva una telefonata che gli cambierà la vita – racconta il protagonista – Prende le due figlie adolescenti, due estranee rimpiombate nella sua vita dopo la morte dell’ex moglie, e si trasferisce con loro ad Ancona dove allenerà un gruppo di atleti paralimpici in vista degli Europei. Inizialmente il rapporto con i giovani atleti non sarà facilissimo: non credono in lui, ma poi vedremo» come finirà. La fiction è prodotta da Lux Vide, in collaborazione con Rti, per la regia di Alexis Sweet e Laszlo Barbo.
Nel cast, anche attrici e attori portatori di handicap, come Chiara Bordi: «Mi stupisce che ci si sorprenda che una persona disabile possa fare l’attore o l’attrice», ha detto lei, che ha iniziato con la moda e ha partecipato alla serie tv Prisma (per Amazon Prime): «Mi sono affidata a una coach, ho studiato recitazione e continuo a farlo. Il problema è che ci sono pochi attori con disabilità, meno del 5% della produzione mondiale ha attori o attrici con disabilità».
Dice Monica Contrafatto: «Un po’ mi rispecchio in Laura, anche se l’incidente è diverso, visto che sono stata colpita da un mortaio in Afghanistan. Però anche io dal letto dell’ospedale ho visto una gara e ho deciso di diventare atleta. Spero che la gente possa capire che siamo tutti uguali e che la diversità sta negli occhi di chi guarda».