FILOTTRANO – E’ Michele Antonelli di Filottrano il finalista italiano di San Pellegrino Young chef academy competition 2022-23. Lo chef del ristorante GastroBi di Villa Musone a Loreto ha conquistato la giuria composta da cinque nomi importanti della scena gastronomica italiana. L’annuncio è arrivato nel corso di una speciale serata di gala, di scena al Padiglione Visconti di Milano, a pochi passi dal Mudec. Antonelli sfiderà i finalisti delle altre regioni provenienti da tutto il mondo nel corso della finale in programma ad ottobre. Nel prossimo step della competizione ad accompagnarlo come mentore sarà il giurato Andrea Aprea. Il giovane ha conquistato la giuria con il piatto “Spin the cauliflower”, cioè “Gira il cavolfiore”. «Un piatto che è la sintesi di tutte le mie esperienze fatte e il forte legame che ho con il territorio marchigiano e i piccoli produttori dai quali mi rifornisco», spiega il cuoco. Una creazione con cui lo chef ha voluto lanciare un forte messaggio contro lo spreco alimentare e la sensibilizzazione a un maggiore rispetto verso le risorse umane che producono la materia prima.
Il curriculum
Curriculum da vanto il suo: prima esperienza a Filottrano dallo chef Enzo Pittura per poi passare a Bardolino sotto la supervisione di chef Simone Gottardello, e successivamente a Brusaporto, dimora della Famiglia Cerea, al ristorante “Da Vittorio”, tre stelle Michelin. Poi in Finlandia dove ha fatto esperienza in altri grandi ristoranti. Con il Covid è arrivata anche la chiamata da parte del cugino Matteo per GastroBi.
Le sue parole
«Al momento della proclamazione, quando il ceo di San Pellegrino ha pronunciato il mio nome, ho sentito un fuoco esplodere dentro. In quei cinque minuti di esultanza ho tirato fuori tutti gli anni di duro lavoro che mi porto alle spalle – afferma Antonelli -. Ho ricordato le esperienze bellissime che mi hanno formato e nelle quali ho sempre tirato avanti a testa bassa cercando di migliorare giorno dopo giorno. Questa vittoria è un piccolo traguardo personale e per la mia Bottega, che ho avviato assieme a mio cugino Matteo Antonelli, miglior sommelier delle Marche 2019, da poco più di un anno. Lo spirito del piatto che ho presentato durante la competizione è semplicemente il riflesso di quello che facciamo ogni giorno da GastroBi. Il rispetto per il coltivatore e per la materia prima vengono prima di ogni altra cosa, il lavoro di squadra la formula vincente. L’idea è stata quindi quella di portare un piatto a zero sprechi, dove ogni parte di scarto di lavorazione viene riutilizzata per la bevanda e lo snack iniziale lavorando con materie prime locali e di stagione come il cavolfiore, la mela rosa dei Sibillini e la canocchia del mar Adriatico».