FILOTTRANO – Dopo il crollo dell’intonaco dal soffitto dello spogliatoio della palestra di Filottrano avvenuto ieri, 27 febbraio, il sindaco Lauretta Giulioni, oggi, dice la sua e si rivolge direttamente all’associazione Ken Otani Dojo che utilizza la palestra in comodato.
«Il delegato della Lega di Filottrano, Luca Natalucci, dal 31 dicembre 2017 è segretario dell’associazione di judo locale Ken Otani Dojo. L’associazione da trent’anni utilizza i locali a fini sportivi in forza di un contratto di comodato, è custode dei locali e come tale ha l’obbligo di improntare il suo comportamento alla massima diligenza nell’uso, compreso il dovere di segnalazione di eventuali criticità nell’utilizzo degli spazi. Stamattina, giovedì 28, è stata effettuata una verifica presso i competenti uffici comunali per individuare eventuali segnalazioni a cui non si fosse data risposta. Non è stata rinvenuta alcuna segnalazione da parte dell’associazione. Nessuna denuncia della presenza di segni di infiltrazioni».
Il sindaco ha poi contattato l’associazione “Girasoli” che occupa le stanze poste al piano sottostante la palestra: «Ci hanno riferito che il rumore del distacco dell’intonaco è stato udito attorno alle 14. Nessuna segnalazione al Comune è stata effettuata da parte dell’associazione custode dei locali. Secondo informazioni correnti, non di diretta conoscenza dell’amministrazione, addetti dell’associazione avrebbero convocato i genitori e mostrato loro l’accaduto, veicolato le foto su Facebook e trasmesso la notizia alle testate locali. Questo comportamento appare improntato, da un lato per sottrarsi alle proprie responsabilità e dall’altro nell’incauto tentativo di utilizzare l’accaduto nel corso dell’attuale campagna elettorale. Solo dopo le 18.08 di ieri, il Presidente dell’associazione ha chiamato l’assessore competente per informarlo dell’accaduto. Il grave comportamento omissivo tenuto dall’associazione, consistente nella mancata tempestiva segnalazione della presenza di segni di infiltrazione con potenziale danno alla pubblica incolumità e la tardività della comunicazione del fatto all’ente pubblico, costringono l’amministrazione a valutare la condotta inadempiente tenuta dall’associazione ai fini della trasmissione delle doverose segnalazioni alla Procura della Repubblica».