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Finalmente apre Rocca Costanza, dalla Cappella al Bastione una passeggiata nel Rinascimento

Prima visita ufficiale per il monumento degli Sforza riaperto al pubblico. Fu anche una prigione, Vasco Rossi ci restò 22 giorni

Rocca Costanza dal Torrione Est

PESARO – Riapre al pubblico Rocca Costanza, chiusa dal 2019. Il monumento simbolo di Pesaro e del Rinascimento che legava la città agli Sforza e realizzato dall’architetto Luciano Laurana, è visitabile grazie alla collaborazione dell’Agenzia del Demanio, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dell’Archivio di Stato.

Il cortile di Rocca Costanza

Fino a settembre, dieci volte alla settimana, due volte al giorno (alle ore 11 e alle ore 17.30), 5 giorni su 7 (martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica) il percorso che svela la sua corte interna (piazza d’armi), la splendida cappella e le stanze attigue (entrambe appena restaurate). Infine il Torrione Est.

Un luogo intriso di storia passata, ma anche relativamente recente perchè Rocca Costanza fu un carcere e nell’aprile 1984 la celebre Rockstar Vasco Rossi trascorse 22 giorni (di cui 5 in isolamento) proprio nel penitenziario di Pesaro. All’interno delle sale visitabili restano le memorie scritte sui muri di alcuni prigionieri come Girolamo e altri. Scritti che si fondono agli affreschi del periodo degli Sforza e di Guidubaldo Duca di Urbino.

Il sindaco Biancani e l’assessore Vimini entrano alla Rocca

Il sindaco Andrea Biancani, assieme all’assessore Daniele Vimini è molto soddisfatto. «Nell’anno di Pesaro capitale della Cultura il patrimonio della città è tutto aperto. Stiamo lavorando con il Demanio affinchè la Rocca possa restare aperta anche i prossimi anni, compatibilmente coi lavori che andranno fatti».

Fino a settembre, dieci volte alla settimana, due volte al giorno (alle ore 11 e alle ore 17.30), 5 giorni su 7 (martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica) il percorso che svela alcuni dei più belli tra i tesori pesaresi si arricchisce straordinariamente dell’opera di fortificazione (costruita fra il 1474 e il 1483) commissionata e pensata da Costanzo Sforza (adibita a carcere dal 1864 al 1989). Rocca Costanza si aggiunge alle tappe del Tour Capitale che si snoda attraverso il Teatro Rossini, il Museo della bicicletta, la Domus di via dell’Abbondanza e il ghetto ebraico con la Sinagoga (il sabato sostituita dalla chiesa del Nome di Dio).

Le scritte lasciate dai prigionieri negli anni ’80

Orari: martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica – mattino h 11 / pomeriggio h 17.30
Percorso: il Tour Capitale è pronto a svelare alcuni dei più belli tra i tesori pesaresi: il Teatro Rossini (nel tour pomeridiano, l’accesso è subordinato alle esigenze di produzione), il Museo della bicicletta, la domus di via dell’Abbondanza, la Sinagoga (il sabato la sinagoga sarà sostituita dalla chiesa del Nome di Dio) e Rocca Costanza.
Durata: h 2.00 / percorrenza a piedi 1.9 km.
Punto di partenza: InfoPoint Pesaro 2024 – piazza del Popolo, 7.
Contatti: tel 0721 387655 / mail infopoint@pesaro2024.it
Prenotazione consigliata, max 25 partecipanti
Info e prenotazioni: Tour Capitale – Pesaro 2024

La storia di Rocca Costanza

Costruita fra il 1474 e il 1483, Rocca Costanza costituisce la più importante opera di fortificazione della città. Viene commissionata e pensata da Costanzo Sforza che perfeziona il sistema difensivo iniziato dal padre Alessandro nei primi anni della signoria sforzesca. Il progetto è avviato dall’ingegnere Giorgio Marchesi da Settignano e affidato dopo pochi mesi ad altri, forse a Luciano Laurana, la cui presenza a Pesaro è documentata da un contratto del 1476 per fornitura di materiale lapideo destinato alla Rocca.
Trasformata in carcere nel 1864, la Rocca è stata ‘liberata’ da questa funzione nel 1989.
Altre info qui: Comune di Pesaro : Rocca Costanza.

La piccola Cappella

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