ANCONA – «Per crescere ci vogliono investimenti, e per investire ci vogliono i capitali. E per trovarli la sola Banca potrebbe non bastare più», così Diego Mingarelli, Presidente di Piccola Industria di Confindustria Ancona nel corso di un webinar dedicato ai temi della finanza innovativa che si è svolto ieri pomeriggio e che è stato l’occasione per presentare il volume “iFinance, guida agli strumenti di finanza innovativa a supporto della crescita e sviluppo.
«Sfatiamo il mito che solo le grandi aziende possono accedere a strumenti di finanza innovativa – ha detto in apertura il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini – basti pensare ad esempio ai mini bond: nel 2020 il 73% delle emittenti dei minibond sono state le Pmi e nel centro Italia le Marche hanno rappresentato la quota più elevata».
Ha rafforzato il concetto Mingarelli: «Spesso noi imprenditori siamo timorosi nei confronti degli strumenti di finanza innovativa, ma oggi è sempre più necessario conoscere tutte le alternative offerte dal mercato, che possono consentire, in alcune fasi della vita dell’azienda, di trovare quel carburante indispensabile per cambiare marcia e crescere. Dotarsi di una struttura patrimoniale più solida, diversificare le fonti di capitale, allargare la base azionaria, può rappresentare un fattore di sviluppo decisivo per la crescita economica ed imprenditoriale. E il ruolo di Confindustria è proprio questo: accompagnare le aziende attraverso il cambiamento. Il mio auspicio è che questo libro, alla seconda edizione, possa aiutare a fare quel salto, prima di tutto culturale, che consenta di dotare le nostre imprese degli strumenti necessari per il nuovo contesto».
Al webinar sono intervenuti Andrea Nicola Piretti – Finanza straordinaria Imprese – Intesa Sanpaolo che ha spiegato come il sistema bancario può essere al fianco delle Pmi anche sugli strumenti di finanza innovativa e ha illustrato le soluzioni proposte da Intesa Sanpaolo, che ha contribuito alla realizzazione del volume iFinance. Sebastiano di Diego e Stefano Antonelli, rispettivamente CEO e partner di Imprenditore Smart, sono scesi nel dettaglio degli strumenti dei mini bond, private equity, Aim Italia e crowdfunding, fornendo interessanti spunti per implementare una nuova cultura e un approccio strategico alla finanza innovativa.
Le conclusioni sono state affidate a Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco «Il ricorso massivo delle imprese a credito bancario garantito durante l’emergenza ha assicurato la tenuta del nostro sistema nella crisi pandemica, ma ci ha fatto fare un significativo salto indietro in quel processo di irrobustimento dei bilanci che avevamo realizzato nei dieci anni precedenti. Ora è essenziale riprendere con vigore il lavoro teso a rafforzare la struttura finanziaria delle imprese innanzitutto consentendo allungamenti a lungo temine dei finanziamenti bancari garantiti; va poi favorita una maggiore patrimonializzazione delle imprese e una più ampia diversificazione delle loro fonti finanziarie, anche tramite l’accesso ai mercati dei capitali. È essenziale accompagnare sempre più imprese, sempre più piccole, verso strumenti finanziari alternativi al credito bancario, dall’emissione di bond fino alla quotazione. Per questo serve potenziare le misure e gli strumenti esistenti e si deve proseguire a lavorare sull’evoluzione della cultura finanziaria delle imprese, fattore strategico per l’accesso ai mercati».