CASTELFIDARDO – “Per la sua vastissima attività artistica con l’integrazione della fisarmonica nei più vari contesti”. È la motivazione con cui il presidente della “Scandalli accordions” Mirco Patarini ha consegnato il premio “Paolo Soprani” a Simone Zanchini, protagonista di spicco del panorama musicale e della prima positiva edizione del “Jazz accordion festival” di Castelfidardo. Istituito nel 2009, il riconoscimento che porta il nome del fondatore dell’industria della fisarmonica viene annualmente attribuito da Scandalli, Museo internazionale e Comune di Castelfidardo a quanti contribuiscono nelle più disparate forme alla valorizzazione e alla promozione dello strumento. Zanchini è il secondo fisarmonicista dopo Viacheslav Semionov a ricevere la bella scultura in bronzo opera del fidardense Franco Campanari e succede nell’albo d’oro ad Andrea Bocelli.
La versatilità, l’estro, la padronanza tecnica di Zanchini hanno radici profonde: talento e passione innate, studi classici e scrupolosa ricerca sono alla base dell’innovazione e della sperimentazione che lo stanno consacrando. Originario di Novafeltria e residente a San Leo, Zanchini è una stella che brilla nel firmamento mondiale e al “Jazz accordion” ha dato un contributo importante sia come concertista sia come direttore artistico.
«Un’iniziativa bella, coraggiosa, fresca, che ha slegato la fisarmonica da quelle etichette e steccati che la circondano erroneamente – ha detto Zanchini -. Ho iniziato a suonarla trentasei anni fa e pensare che potesse entrare in ambiti diversi da quello popolare era pura fantascienza. La fisarmonica ha fatto passi da gigante, così come il jazz che è l’ultimo arrivato ma sta cominciando a sfondare. E se Frank Marocco e Art Van Damme sono stati i pionieri della fisarmonica nel jazz, oggi c’è sempre più voglia di rischiare, sperimentare, contaminare, improvvisare musica non codificata che si arricchisce di tante influenze così come accade nelle dinamiche della società. Il “Jazz accordion festival” ha colto questo segnale di cambiamento e ci ha fatto piacere incontrare tanti giovani nei club. La musica di qualità si paga: questa è stata una rara eccezione per divulgare la cultura di uno strumento straordinario».
Il festival lascia dunque un’impronta significativa, premiando l’intuizione dell’assessore alla Cultura: «Trovare le risorse per organizzare eventi è di per sé difficile ma Ruben Cittadini ha avuto soprattutto il merito di crederci facendo scoccare una scintilla – ha sottolineato il sindaco Roberto Ascani -. Questo può essere l’inizio di un percorso tutto nuovo che decontestualizza la fisarmonica dai consueti contesti, la svincola dalla competizione e l’avvicina ai giovani».