LORETO – «Il “contratto di fiume” è l’unico strumento di programmazione strategica integrata per la pianificazione e la gestione dei territori fluviali e la riqualificazione ambientale e paesaggistica del fiume Musone».
L’ha sostenuto Pamela Flamini, assessore all’Ambiente di Loreto, comune capofila del progetto, durante la seconda riunione per la sottoscrizione del contratto: «Non più interventi sporadici e isolati ma un’azione d’insieme che interessi il fiume Musone dalla sua sorgente fino alla foce, coinvolgendo tutti i Comuni che lambisce: Apiro, Appignano, Castelfidardo, Cingoli, Cupramontana, Filottrano, Gagliole, Jesi, Loreto, Matelica, Montefano, Numana, Osimo, Polverigi, Porto Recanati, Recanati, San Severino Marche, Santa Maria Nuova, Sirolo, Staffolo e Treia».
Oltre al rischio idrogeologico, attraverso il “contratto di fiume” si dovranno porre in essere azioni concrete per il miglioramento della qualità delle acque e da ultimo, ma non per importanza, per la valorizzazione del fiume stesso come opportunità turistica per coloro che amano la natura. I percorsi ciclabili e pedonali, in questo modo, potranno congiungere la costa alle montagne.
«Mettere insieme i diversi attori del territorio in un patto per la rinascita del bacino idrografico non sarà cosa facile – afferma il sindaco Paolo Niccoletti – ma attraverso l’impegno e le adesioni di tutti si potranno raggiungere i risultati previsti. Saremo in grado di attingere ai fondi messi a disposizione dallo Stato per contrastare il dissesto idrogeologico e mettere in piedi azioni contro il rischio esondazioni».
I lavori proseguiranno in un prossimo incontro con la Regione Marche e tutti i soggetti interessati dove finalmente avverrà la sottoscrizione del contratto.