JESI – E’ una sfida pesante ma coinvolgente quella che a Jesi la Fondazione intestata a Gabriele Cardinaletti, sta affrontando in questi giorni di avvicinamento ad un immaginario taglio di un nastro che darà il via a cinquanta giorni di eventi, incontri, mostre, dibattiti, concerti e non solo. “Jesi e il ‘900 verso il 2050 – Le farfalle arriveranno!” inizierà il 3 di aprile. Per chiudere il 19 maggio.
«Questa serie di eventi nascono da un’esigenza che non sentiamo solo per noi – dice il presidente Andrea Cardinaletti – ma soprattutto per i giovani. Lo afferma lo stesso nostro slogan, sentiamo la necessità di vivere con una prospettiva che non coinvolga noi, che ormai abbiamo trascorso una bella fetta della nostra vita, bensì i giovani, i nostri figli, i nostri nipoti. Oggi dobbiamo ragionare con dinamiche positive, anche se spesso i sogni dei giovani si fermano prima di poter diventare progetti. I sogni sono realizzabili quando hanno di base un progetto che costruisca e non affossi le idee. Abbiamo compreso, raccolto questa urgenza sul territorio, nella Vallesina ma anche nelle Marche, ed abbiamo pensato di dedicare il nostro impegno alla capacità che i giovani potranno continuare a costruire il futuro, soprattutto il loro. Il giorno 3 aprile riuniremo tanti bambini – il nostro tessuto sociale – di alcune quinte elementari, sono essi che rappresentano tutte le etnie, tutte le abilità o le diverse abilità presenti, e vogliamo immaginare e pensare che, ad inaugurare questa mostra, ci sarà il sindaco di Jesi del 2050».
Prosegue Cardinaletti: «Al mattino si svolgerà una cerimonia nella sala del Consiglio Comunale di Jesi, qui i ragazzini eleggeranno il “proprio” sindaco. In realtà saranno sei i sindaci, perché per rappresentare in maniera compiuta i diversi generi, le diverse abilità, le diverse etnie, serviranno almeno sei bambini che potranno essere testimoni di questo mondo. La Fondazione Gabriele Cardinaletti è nata, non dimentichiamolo, per occuparsi prevalentemente dell’inclusione sociale dei ragazzini diversamente abili. Mio fratello Gabriele ha vissuto 30 anni, pur nella sua diversa abilità, una vita sportiva straordinaria e normale. Dobbiamo cercare di essere positivi, visti i tempi e dobbiamo farlo per noi, per i nostri figli e nipoti. Tantissimi gli eventi, gli incontri, le tavole rotonde, gli spettacoli. Trattandosi di eventi che si estendono dall’inizio di aprile, con la presentazione e intervista a Nicolò Govoni (scrittore, attivista di “Still i rise”) del suo libro “Altrove” per toccare manifestazioni con youtuber, confronti politici e sportivi, conferenze varie di Confindustria, della Fondazione Pergolesi Spontini, dell’economista Profumo, degli artisti Marcorè e Dandini, di molti volti dell’arte, della cultura, dello spettacolo e dello sport locali, non possiamo elencarli tutti. Ma lo faremo settimana dopo settimana».