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Fondazione Città di Senigallia, Mangialardi sulla mancata nomina del Cda: «Acquaroli smetta di coprire la giunta Olivetti»

Il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi punta il dito contro il vuoto amministrativo creatosi e il silenzio del presidente delle Marche Acquaroli

La fondazione Città di Senigallia
La fondazione Città di Senigallia

ANCONA – «Avevo sperato che la giunta regionale intervenisse in fretta per sanare il grave vuoto amministrativo creato dalle dimissioni del presidente e dai componenti del Cda della Fondazione Città di Senigallia, nonché dal centrodestra senigalliese che, a distanza di sei mesi, non ha ancora provveduto a sostituirli. Invece, a tutt’oggi, ciò che ho registrato è solo un lungo, interminabile e imbarazzante silenzio». A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, ex sindaco di Senigallia, che da tempo ha presentato all’Assemblea legislativa delle Marche un’interrogazione per conoscere dal presidente Acquaroli se è intenzione della Regione Marche richiamare il Comune di Senigallia ai propri compiti procedendo all’immediata nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione della Fondazione Città di Senigallia.

Mangiarli prosegue così: «Ho l’impressione che Acquaroli, probabilmente per la vicinanza politica che lo lega a Olivetti, continui a perdere tempo pur di non inchiodare alle loro responsabilità la giunta comunale di Senigallia e la maggioranza di destra che la sostiene chiedendo loro di nominare un nuovo Cda. Così facendo, però, non si fa il bene né della città, né della Fondazione, e ancora meno dei dipendenti e degli ospiti».

«È evidente – sostiene Mangialardi – che il sindaco Olivetti, sottraendosi agli obblighi statutari, sta pagando l’incauto sostegno offerto a colui che ha architettato la farsa delle dimissioni con il solo scopo di attaccare la precedente amministrazione. Ed è altrettanto chiaro che ora né il sindaco né i suoi assessori sanno come uscire dal vicolo cieco in cui si sono cacciati. Ciò, tuttavia, non legittima il presidente Acquaroli a trincerarsi nel silenzio e a coprire la lunga sequenza di gravi errori dovuti all’incapacità e alla disinvoltura politica con cui la giunta Olivetti sta amministrando Senigallia. È arrivato dunque il momento di rompere gli indugi: se non vuole essere corresponsabile dei possibili danni che questa situazione potrebbe arrecare a un ente così strategico per Senigallia e le comunità del Misa e del Nevola, la giunta Acquaroli richiami ai propri doveri l’amministrazione Olivetti».